Hanno, infatti, appena terminato il corso di addestramento - e verranno messi in campo, pure se in compagnia di colleghi esperti - 2.733 nuovi agenti di Polizia. Purtroppo verranno destinati solo a 53 province italiane e nessuna nuova presenza è prevista in Umbria.
Inaccettabile, vista la situazione, ed ancor più inaccettabili suonano poi le parole di “disponibilità a prescindere” ad accogliere altre centinaia di emigranti pronunciate dalla Giunta regionale.
Occorre, al contrario, un negoziato con lo Stato per fare in modo che alcuni dei nuovi agenti possano avere una destinazione umbra. Almeno una quarantina, facendo il rapporto tra popolazione italiana ed umbra in relazione ai nuovi innesti. E, ovviamente, deve fare la sua parte il Sottosegretario agli Interni umbro, che non può limitarsi a passerelle nei Commissariati, ma deve operare con fatti concreti a favore della propria Regione.
Superfluo dire che è irrispettoso nei confronti dei cittadini, esasperati da spaccio e delinquenza, sottoscrivere alcuni dei referendum radicali su droga e immigrazione ed è ancora più grave che lo faccia proprio chi è stato attore e sostenitore delle normative che si intendono abrogare.
Andrea Lignani Marchesani