(ASI)
Lettere in Redazione -Ė quanto sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, venuto a conoscenza della delibera 808 dello scorso luglio, con cui la direzione della Asl Roma B decide di tagliare servizi sul territorio, accorpando gli ambulatori in uno solo.
“Cinque presidi sanitari posti in territori strategici, con l’accorpamento in locali più angusti (835 metri quadri) a un costo maggiore dell’attuale: 157mila 614 euro contro 119mila 615 per circa 1400 metri quadri oggi disponibili. Non mi sembra che, in questo caso, si segua il principio del buon andamento della pubblica amministrazione” ha detto il presidente, che ha poi aggiunto: “non mi sembra si persegua nemmeno l’interesse pubblico da realizzare con i criteri di economicità, efficienza e imparzialità”. Secondo Maritato, privare di ambulatori quartieri come Torre Angela, Ponte di Nona, Torre Maura, Cinecittà est, villaggio Breda non sarebbe una scelta oculata. “Sono quartieri popolosi, densamente abitati e privi di servizi, con collegamenti e una mobilità pubblica che lasciano molto a desiderare. Soprattutto vorremmo sapere – chiosa Maritato - come mai la società Lupi, proprietaria dell’immobile destinato a diventare nuova sede dei servizi, aggiudicataria dell’appalto quale unica concorrente, con esperienza di oltre 30 anni negli impianti termici e sanificazione ambienti, ha preventivato un canone non certo esiguo per spazi inferiori a quelli attualmente a disposizione della Asl ”.
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