(ASI)
Lettere in Redazione - L’ultima denuncia dell’USB riguarda la violazione del testo unico sulla sicurezza “informazione e formazione dei Lavoratori sui luoghi di lavoro”. Le centraline per monitorare la qualità dell’aria che in Ilva si respira non hanno funzionato, non funzionano.
La quantità di IPA (idrocarburi policiclici aromatici), cancerogeni accertati, nel periodo dal 16 agosto in poi non ci è dato conoscerla. Ancora una volta, i Lavoratori sono stati vittime della superficialità e del servilismo diffuso…dove sono i controllori? Dove sono le RLS? I Lavoratori possono continuare ad ammalarsi, ad ingerire veleni…i sindacati “gialli” acconsentono. L’Acc. 1 ripartirà dopo la fermata: cosa è stato fatto, cosa è stato bonificato??? Noi abbiamo qualche dubbio e vogliamo approfondire la questione: non ci fidiamo delle operazioni e, soprattutto, dei controllori, dormienti e asserviti al sistema da sempre. L’ipotesi di nuove discariche ci preoccupa e non poco:
“qual è l’obiettivo di questo governo, cosa vuol fare Mr Bondi”???
L’Ilva sito di interesse strategico nazionale, ci hanno fatto credere e per questo siamo al terzo decreto pro-Riva. Ci hanno anche detto che fosse strategico per la produzione industriale, dell’acciaio. Siamo davvero sicuri di questo? Noi dubitiamo e crediamo che sulle nostre teste “circoli”, indisturbato e protetto, un progetto ingegnoso, deleterio e letale, il cui ritorno economico vedrebbe solo scappare ingenti somme di denaro all’estero, inondando il nostro territorio di spazzatura radioattiva, velenosa, letale. E’ un disegno strategico ,sì, per altri interessi. Il problema di questo governo come di altri che l’hanno preceduto, non è la salute dei cittadini e dei Lavoratori, non è il posto di lavoro di migliaia di operai. Il disegno politico è criminale. Si pensa al business dei rifiuti pericolosi e a Taranto come ad un mega-contenitore… quale miglior soluzione se non uno stabilimento come quello Ilva, dove i controlli sono sempre passati attraverso il silenzio e le mazzette??? L’USB non abbandonerà la sua battaglia per la salute pubblica, per quella dei Lavoratori e per la legalità. L’USB non abbocca all’amo di Bondi e dei Riva: non ci fidiamo.
Noi temiamo altre fregature. Qual è’ il piano di Mr Bondi? Quello del macellaio?
L’USB chiama tutti a riflettere, a scendere in campo perché la partita non è la prima di un campionato ma la finalissima del torneo per il futuro di ognuno, delle prossime generazioni, dei nostri figli. Noi non permetteremo a nessuno di propinare la beffa dopo il danno.
Chi inquina, chi avvelena, chi devasta, DEVE PAGARE.LE SORTI DI QUESTA CITTA’ SONO NELLE MANI DI NOI LAVORATORI…ABBIAMO IL DOVERE DI SALVARLA E PER QUESTO C’E’ SOLO UNA COSA DA FARE: LOTTARE!!!
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