(ASI)
Lettere in Redazione - “Non possiamo più attendere: il medico e l’équipe che hanno operato Domenico, sbagliando la diagnosi e, cosa ancor più grave, tenendo nascosto l’accaduto alla famiglia, debbono essere sospesi, in via cautelativa”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando la drammatica vicenda di un ventenne cui fu diagnosticata, in una prima fase, la frattura alla tibia che si è purtroppo rivelata, in fase operatoria, un grave tumore osseo. “Presenteremo immediatamente denuncia alla Procura della Repubblica per chiedere la custodia cautelare dello specialista ortopedico della Casa di Cura Nuova Itor di Pietralata in quanto, non solo è incorso in un errore medico causato da ‘imperizia e negligenza’ ma, cosa ancor più grave, non ha ammesso per tempo di aver sbagliato la diagnosi causando ritardi nelle cure, peggioramento delle condizioni di salute del giovane, impedendo di intraprendere idonei percorsi di assistenza che avrebbero potuto evitare la successiva amputazione dell’arto, con inimmaginabili sofferenze del giovane e dei suoi famigliari. Non solo errore medico – sostiene Maritato – che, malauguratamente può verificarsi, ma ingiustificabile occultamento della verità, con grave violazione del giuramento di Ippocrate. Per questo ci appelliamo all’Ordine dei Medici di Roma, perché assuma i provvedimenti del caso, impedendo all’ortopedico di commettere altri errori di questo tipo. Stiamo organizzando – chiosa il presidente – proprio per questo motivo, una fiaccolata in via di Pietralata, sotto la clinica affinché l’opinione pubblica si renda conto di quanto accaduto e per sensibilizzare i cittadini alla richiesta della verità in circostanze legate alla propria salute, diritto costituzionalmente garantito”.
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