(ASI)Perugia -
Lettere in Redazione - In questi giorni di caos nell’Ateneo perugino accade che gli incompetenti (liste UDU e liste PDL) si travestano da vittime, che gli interessi di parte prevalgano sugli interessi generali dell’Università, che l’autonomia dell’Ateneo venga messa in discussione dalle sempre più forti pressioni dei maggiori partiti per far riammettere le liste irregolarmente consegnate dai loro dirigenti giovanili”.
Questo quanto dichiara in una nota l’associazione studentesca Rinascita Universitaria.“Oggi ci troviamo – proseguono dall’associazione – portati in giudizio come contro-interessati, insieme a Student’s Office, in un processo davanti al TAR, dal ricorso contro la Commissione elettorale presentato dall’UDU e da AU. Questi ultimi, oltre a minacciare l’intera Università di un commissariamento (data probabile il 31 ottobre), fanno proclami relativi ad una “risoluzione politica della questione”, portando di conseguenza la situazione all’assurdo. Consapevoli che il TAR molto probabilmente confermerà l’esclusione delle loro liste, la loro linea si è spostata di nuovo sulla minaccia di ricorrere in Consiglio di Stato ( forse con l’intento di arrivare al 31 ottobre senza un nuovo rettore), senza tenere in conto delle conseguenze per l’Università e per gli studenti.Nel vittimismo generale da loro esercitato, si è giunto a chiedere all’Università di riammettere le liste in virtù del ‘senso di responsabilità’. Un ragionamento, oltreché sfrontato, ai limiti del ridicolo, poiché l’esclusione delle liste sancito dalla commissione elettorale è stato dovuto a motivi sostanziali, ovvero all’incapacità di comporre e presentare una documentazione corretta secondo gli standard di regolamento. Se di responsabilità vera si vuol parlare allora UDU e AU dovrebbero ritirare il ricorso al TAR, al fine di garantire a tutti gli universitari il diritto ad eleggere i loro rappresentanti. In questo momento stiamo assistendo ad una situazione pericolosa con gruppi che, forti del sostegno di partiti potenti, possono fare il buono e cattivo tempo in barba agli studenti e ai regolamenti dell’Ateneo perugino”.
Ufficio stampa Rinascita Universitaria
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