(ASI) Roma. Lettere in Redazione - L'elettorato animalista avrà un peso non poco rilevante sulla scelta del nuovo sindaco di Roma. Sia per una questione di sensibilità considerato che circa una famiglia su due vive con un animale da compagnia sia per una questione di giustizia. Se i cittadini romani sapessero della deprecabile speculazione ad opera dell'Amministrazione attuale e precedente sulla gestione dei canili comunali, mai voterebbero Gianni Alemanno (PDL) ed Ignazio Marino (PD). E' di questi giorni la lettera del delegato del Sindaco ai Fiumi, On. Avv. Valerio Cianciulli, indirizzata all'Amministrazione Roma Capitale relativa alle numerose e gravi irregolarità dei canili comunali gestiti dall'associazione Avcpp, come l'assenza di una gara d'appalto e le ripetute mancate approvazioni della Giunta nonostante i reiterati inserimenti all'ordine dei lavori del nuovo bando per il servizio di gestione. Circa 4.200.000 euro annui di finanziamenti pubblici erogati all'associazione di volontari (?) Avcpp per affidamento diretto di cui soltanto il 10% destinato al mantenimento dei cani mentre il restante 90% spartito tra stipendi, tredicesime, contributi, per le consulenze della gestione del personale e consulenze per i contenziosi della gestione del personale, per le spese di gestione amministrative ricariche di cellulari degli educatori,ausiliari,terapisti,manutentori ecc.ecc. Fatto ancor più grave, con la delegata Cirinnà, le attrezzatissime sale operatorie della Muratella non sono mai state attivate per consentire lo sperpero di altri 328.747,63 euro di spese sanitarie erogate alle cliniche "amiche". Altra anomalia ed incoerenza la Avcpp riceve mediamente 14,00 euro giornalieri per cane detenuto mentre le associazioni che gestiscono altri canili soltanto 3,80 euro ed in tutti questi anni l'Avcpp non è mai riuscita a diminuire il numero dei cani detenuti. Quanti animali si sarebbero potuti e dovuti aiutare se il 90% dei finanziamenti pubblici fossero destinati per risolvere tali problematiche e solo il 10% per le spese amministrative ( rapporto suggerito dalle best pratices internazionali ad indicare le associazioni più virtuose ) . E' giunto il momento di mandare via questi amministratori che hanno soltanto speculato con gli animali solo per interessi personali, calpestando i diritti dei più deboli ed indifesi.
No, quindi, ad Alemanno reo della nefasta gestione animalista degli ultimi cinque anni. No a Marino, oltre al fatto di essere un vivisettore mai pentito, perché è sostenuto e consigliato da chi ha amministrato in modo fallimentare le problematiche animaliste. Tutti i preziosi suggerimenti indicati al candidato-medico sono stati puntualmente disattesi dall'ex responsabile dell' Ufficio diritti animali Monica Cirinnà. Dove è la credibilità della senatrice PD che si definisce animalista e sostiene un vivisettore ? Quale esempio può dare ai cittadini romani la senatrice Cirinnà che insieme al marito Esterino Montino ( l'ex capogruppo del Pd Regione Lazio e senatore ulivista per sette anni al quale aspettano due vitalizi !!!) per un appartamento di 110 mq. via dell’Orso tra Piazza Navona e il Tevere pagava ( alle casse del Vaticano) 360 euro al mese per un immobile dal valore di 3 mila ?
Sebbene i candidati Marchini (Alfio Marchini Sindaco), De Blasio (Partito Liberale Italiano) e Tersigni (Roma Capitale è tua) abbiano sottoscritto anch'essi il nostro programma riteniamo più razionale indirizzare il nostro elettorato verso il candidato più quotato nei sondaggi Marcello de Vito (M5S) evitando così una dispersione che non gioverebbe nessuno. Il nostro unico obiettivo è la tutela ed il benessere degli animali indipendentemente dal Sindaco che amministrerà Roma.