(ASI) Presentato a Roma nella cornice della sala del Refettorio della Camera dei deputati l’ormai annuale rapporto Nomisma sulle prospettive economiche-strategiche Nomos & Khaos giunto alla settima edizione.
Nutrita la partecipazione del pubblico all’evento organizzato dal prodiano istituto bolognese.
A fare gli onori di casa il presidente di Nomisma, Pietro Mondiano, coadiuvato dal generale Giuseppe Cucchi, ideatore dell’opera, e Germano Dottori, curatore della raccolta di saggi.
Come sempre grande attenzione è stata dedicata ai temi politici economici caldi degli ultimi 12 mesi analizzati con la consueta ottica atlantica e neoliberista che rende la visione un po’ parziale. Nei vari interventi dei relatori si è infatti cercato in tutti i modi di rilanciare la nuova politica estera del democratico Obama che rispetto al suo predecessore, il repubblicano Bush, ha evitato di coinvolgere troppo le libertifere truppe di Washington nella primavera araba; al tempo stesso si è anche cercato di sminuire il ruolo della nuova che pur essendo a tutti gli effetti una potenza di primo piano secondo molti degli osservatori prodiani ancora non è proprio allo stesso livello dei grandi antagonisti, concetto vero dal punto di vista militare ma non certo da quello economico.
Un esempio di quanto detto: il basso profilo tenuto dagli Usa nella vicenda egiziana e libica rappresenterebbe non una ritirata ma il nuovo corso della politica statunitense mentre lo stesso atteggiamento tenuto da Pechino evidenzierebbe i limiti cinesi.
Nonostante comunque alcune prese di posizione ideologiche, il volume si presenta come sempre molto interessante ed un utile per capire meglio come si sta muovendo il mondo e la direzione che dovrebbe prendere a breve.
Unica pecca, dovuta non ai saggisti ma alla velocità degli avvenimenti degli ultimi mesi, il volume è stato chiuso il 1 luglio e quindi in alcune parti potrebbe apparire già superato.