(ASI) Importanti coproduzioni internazionali, 3 teatri per 5000 posti, arene per spettacoli all'aperto, nuovi laboratori teatrali e per i nuovi linguaggi mediatici, interventi di riqualificazione urbanistica per una vera e propria 'fabbrica della creatività' che dalla Sardegna si proietta verso il mondo, attraverso l'unione tra cultura, arte e valorizzazione turistica: è stato presentato questa mattina presso l'Associazione Stampa Estera di Roma, in occasione della trasferta del Teatro Lirico di Cagliari alla New York City Opera con La campana sommersa di Ottorino Respighi (31 marzo/1, 4, 5 aprile), il progetto “Rifunzionalizzazione del Parco della Musica e del Teatro Lirico di Cagliari - Internazionalizzazione e innovazione delle produzioni anche per la valorizzazione turistico-culturale degli attrattori territoriali”.
Grazie a uno stanziamento di 4 mln 700 mila euro, sono stati possibili interventi di completamento infrastrutturali e di acquisizione di attrezzature, con la creazione a Cagliari di una vera e propria Cittadella della Musica, all'interno di un parco dotato di servizi e caratterizzato da piazze, fontane, ponti e aree verdi. Questo nuovo Parco Musicale, che servirà Cagliari e l'intera Sardegna, ospiterà 5000 spettatori in 3 teatri e potrà contare sull'apertura di nuovi laboratori di scenografia, costume, attrezzeria, con i relativi uffici tecnici e un laboratorio per i nuovi linguaggi mediatici.
Accanto alla grande inaugurazione del prossimo 31 marzo alla New York City Opera con La campana sommersa di Ottorino Respighi (una nuova produzione del Teatro Lirico di Cagliari che, dopo il grande successo ottenuto nell'aprile 2016 a Cagliari, consentirà al pubblico americano di ascoltare un'opera che manca a New York dal trionfale debutto del 1928), cuore pulsante del progetto sono anche le nuove produzioni de L’ape musicale di Lorenzo Da Ponte (che nell'estate 2017 debutterà a Cagliari e nei diversi siti archeologici della Sardegna), de La fanciulla del West di Giacomo Puccini (debutto il 23, 27, 29 aprile 2017 all’Opera Carolina di Charlotte) in cooperazione con Teatro del Giglio di Lucca, Opera Carolina di Charlotte e New York City Opera e de La ciociara di Marco Tutino con la San Francisco Opera; e poi il Concorso Internazionale dedicato al grande soprano Giusy Devinu e il Rigoletto di Giuseppe Verdi allestito sotto le stelle della Forte Arena del Forte Village Resort.
Attraverso questi interventi fortemente radicati nel territorio, che coniugano l'aspetto culturale a quello turistico, la Sardegna potrà esportare nel mondo cultura, tradizioni, arte e un paesaggio straordinario, guardando al futuro attraverso Arte e Cultura.
"Questo progetto è perfettamente in linea con ciò che ci attendiamo dalle fondazioni liriche: internazionalizzazione, perché la lirica porta il made in Italy nel mondo, sinergia con gli enti locali e infine grande attenzione al turismo", ha detto intervenendo alla conferenza stampa Gianluca Lioni, Consigliere del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, sottolineando "l'impegno del Governo nei confronti delle fondazioni liriche, per le quali sono stati stanziati ulteriori 20 milioni di euro".
"Abbiamo stanziato 4 milioni e 700mila euro per questo progetto, per favorire la sinergia fra le realtà artistiche della Sardegna e supportare una forte politica di attrazione turistica - ha spiegato Raffaele Paci, vice presidente della Regione Autonoma della Sardegna - Oggi promuoviamo un processo di apertura all'estero del Teatro Lirico, che è la più grande impresa creativa della nostra isola, e lo suggelliamo con un gemellaggio importante. Gli interventi previsti dal progetto sono fondamentali per consentire la realizzazione delle produzioni di eccellenza che, con l'attivazione di accordi di collaborazione con le Opera House internazionali, verranno coprodotte e rappresentate nei Teatri più prestigiosi. È un'occasione strategica per sviluppare importanti relazioni commerciali e far conoscere e promuovere le produzioni sarde di eccellenza, in campo turistico, culturale, enogastronomico".
"Per noi l'internazionalizzazione del teatro non è solo una vetrina del repertorio classico dell'opera ma qualcosa in più", ha affermato Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, "Dopo 90 anni La campana sommersa torna a New York e c'è grandissima attesa per questo evento. Le due orchestre, quella di Cagliari e quella di New York, lavoreranno insieme e già questo è straordinario. E poi continueremo con la coproduzione internazionale de La Fanciulla del west mentre il cameo de L'ape musicale chiuderà questo ponte musicale con gli Stati Uniti".