Serata di Sting a parte, per cui i biglietti vanno dalle 30 alle 155euro, per gli altri concerti compresi quelli dell’Arena il costo oscillerà dai 12 agli 80euro. I Box office per informazioni, acquisto e ritiro sono situati presso la sede storica della Cassa di Risparmio di Perugia attuale Unicredit in Corso Vannucci, 39 (Sala Lippi) e al botteghino dell’Arena Santa Giuliana. On line su: www.umbriajazz.com ; numero verde 800462311.
Sotto la luce di un acceso e caldo manifesto ufficiale di Antonio Todini rivediamo nomi tradizionali delle ultime edizioni tra cui il maestro pianista Renato Sellani che come da tanti anni a questa parte suonerà alla Bottega del Vino, lo Stefano Mincone Quartet che si esibirà come negli anni precedenti sempre al ristorante La Taverna di via delle Streghe (una traversa di Corso Vannucci dove in abbinamento al jazz sarà possibile gustare l’alta cucina umbra di aperitivi, brunch e cene) i toscani Funk Off ormai notissimi ed apparsi qualche mese fa in una singolare collaborazione con Bollani durante la trasmissione Rai da lui ideata e diretta, gli East Park Reggae Collective che si esibiranno gratuitamente a Piazza IV Novembre. Quest’anno segnaliamo inoltre Tuba Skinny, Donatello D’Attoma Quartet, The Pepito Martinez Group, KJ Denhert Bada e Bobby Broom Deep Blue Organ Trio tutti ascoltabili non stop ai Giardini Carducci dalle ore tredici all’unca di notte. La formula sostanzialmente è la stessa e in gran parte pure gli artisti, quasi a voler riconfermare un azzeccato filone. Medesimi sono anche gli spazi in cui la musica si potrà ascoltare a partire dall’Arena Santa Giuliana (confermata per i grandi nomi), al Teatro Morlacchi (per il jazz più ortodosso e da specialisti) ad un’unica serata presso il Teatro Pavone col film ad ingresso gratuito “Marley” (che l’unico documentario autorizzato dalla famiglia) per giungere ai citati spazi aperti sempre gratuiti dei Giardini Carducci e Piazza IV Novembre. Si ribadisce la proposta del Restaurant Stage dell’Arena Santa Giuliana dove suoneranno molti dei sopra citati musicisti.
Nella edizione 2012 vediamo molti importanti artisti della scena mondiale ormai classificabili tra le icone storiche del jazz che solcheranno proprio il “Main Stage” del Santa Giuliana durante gli “Evening Concerts”. Si inizia venerdì 6 Luglio alle ventuno con il duo pianistico “Chick Corea e Stefano Bollani” che inaugurerà la intera kermesse. Già ascoltato a Perugia, costituisce una formazione estemporanea di elevatissimo spessore sia jazzistico che pianistico. A seguire Stefano Bollani con Hamilton de Holanda straordinario virtuoso del bandolim (un mandolino a dieci corde). Il 7 luglio viene proposto uno degli omaggi a Monk, con un concerto del trio di Stan Tracey, classe 1926, figura di punta del jazz anglosassone seguito dal grande Herbie Hancock che, con l’attuale quartetto con il bassista James Genus, il chitarrista africano Lionel Loueke e il batterista Trevor Lawrence viaggia sul fronte di un funk intenso, capace di rivisitare anche i classici del suo repertorio da Watermelon man a Chamaleon. L’8 luglio sarà la volta degli Spectrum Road, un quartetto formato da Jack Bruce (Cream), Vernon Reid (Living Colour), John Medeski e Cindy Blackman Santana. Nella stessa serata, come ci segnala la Cartella Stampa ufficiale, un altro strano e inedito incontro sarà quello tra il sassofonista David Murray, uno dei musicisti che rappresenta al meglio l’avanguardia afroamericana ed erede di uno stile improvvisativo astratto/espressionista fondato negli anni ’60 da sassofonisti quali Albert Ayler e Archie Shepp e Macy Gray protagonista di punta del nuovo soul statunitense degli anni Novanta, una voce di grande personalità, legata alla tradizione nera, in particolare alla lezione di Nina Simone.
Il 9 luglio John Scofield presenta la sua ultima creatura: la Hollowbody Band, formazione che esplora i vasti territori del blues e che si basa sul dialogo con l’altro chitarrista Kurt Rosenwinkel, e sull’appoggio di Ben Street al basso e quel fiore di batterista che risponde al nome di Bill Stewart, compagno di viaggio di Scofield in svariati progetti. Sempre nella stessa sera seguirà l’esecuzione di Esperanza Spalding, contrabbassista e vocalist in gran crescita, vincitrice lo scorso anno del Grammy Award nella categoria 'Best New Artist”, che torna ad Umbria Jazz con il suo ultimo lavoro “Radio music society”, in cui atmosfere jazz incontrano il neo-soul e un pizzico di pop. Il 10 luglio suonerà “Sound Prints” il nuovo quintetto del trombettista Dave Douglas e del sassofonista Joe Lovano (con Lawrence Fields, Linda Oh e Joey Baron) ispirato alla musica di Wayne Shorter e che opererà una rilettura dei suoi successi e brani inediti dello stesso Shorter. Di seguito sarà la volta del trombettista Enrico Rava, alla guida della Parco della Musica Jazz Orchestra, uno dei grandi protagonisti del jazz italiano, che offrirà un tributo a Michael Jackson.

Giuseppe Nardelli-Agenzia Stampa Italia