ULTIME DATE SICILIANE DEL TOUR DI GIOVANNI ALLEVI
di Giuliana Sotera
Ultime due date siciliane per Giovanni allevi che sarà ospite il 19 agosto nell’ Anfiteatro Greco di Taormina (ME) ed il 21 agosto al Teatro Antico di Segesta (TP).
Dopo il successo ottenuto in primavera nei principali teatri d’Italia dove ha registrato il tutto esaurito, l’Alien World Tour del compositore, pianista e direttore d’orchestra Giovanni Allevi vedrà l’artista impegnato in concerti per piano solo in cui eseguirà, oltre ai suoi più grandi successi, i brani di “ALIEN”, ultimo album di inediti di pianoforte solo (Bizart/Sony Music) uscito lo scorso 28 settembre e già disco d’oro.
”Gli Alieni siamo noi – dice Allevi - che con la nostra sensibilità, cerchiamo lampi di poesia tra le pieghe dell’esistenza quotidiana. Rifiutando l’omologazione, affermiamo con delicatezza la nostra unicità, facendo della vita un’opera d’arte. E’ la musica che ci permette di guardare il mondo con occhi nuovi, tanto da riscoprire l’incanto in ciò che ci circonda, fino a sentirci alieni circondati da alieni. Ho voluto chiamarlo “ALIEN” questo nuovo progetto musicale, nato lontano dalle richieste del mercato, lontano dalle esigenze discografiche, ma vicino a tutte quelle persone che vogliono vedere oltre la realtà che ci raccontano, oltre quell’universo sconsiderato e infelice che sembra crollarci addosso ad ogni istante. Solo con gli occhi della Musica si riesce a svelare la realtà, a “vedere oltre”. Avevo bisogno di dare una forma a questa musica che aleggiava in ogni momento della mia vita, dalla quotidiana routine dei pochi giorni a casa alla movimentata e alterata condizione emotiva vissuta durante le performance nelle lunghe tournèe.
Ogni frammento aveva però una sua identità precisa che mi ha richiesto di confrontarmi con la sua natura per poter essere strutturato nel tempo. Ne è derivato forse il mio disco più complesso, dove la ricerca musicale è tesa verso la dilatazione delle forme e l’esecuzione verte verso il raggiungimento di una purezza maniacale del suono. In particolare ho sentito il bisogno di usare la forma sonata, una forma musicale storicizzata ma assolutamente attuale, in grado di organizzare in maniera più estesa contenuti ritmici e melodici mutuati però dalla contemporaneità.”