(ASI) La perfezione dell'equilibrio riposa sulla tensione degli opposti. Così la bellezza del suono della lira e la potenza del tiro con l'arco, figlie entrambe di uno stato di tensione tra energie divergenti, senza la quale né l'arco né la lira sarebbero più.
Da un frammento di Eraclito (51b) trae lo spunto Corrado Vitale – compositore napoletano di origine e ligure d'adozione, molto attivo sulla scena musicale contemporanea – per denominare e simbolicamente orientare il viaggio monografico attraverso la sua Musica che sarà a breve consegnato in un CD interpretato da UmbriaEnsemble (Michele Rossetti, Pianoforte; Angelo Cicillini, Violino; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello).
Complesso ed articolato il lavoro di UmbriaEnsemble in questi giorni negli studi di registrazione alle prese con un repertorio tanto vario nella diversità degli organici quanto impegnativo ed elaborato nella ricerca timbrica e ritmica che sostiene con profonda tensione ciascuna delle pagine scritte da Vitale.
Tensione espressiva e lucida ricerca timbrica in "Veglie" per Viola sola così come in "Melaina Khole" per Violino, Violoncello e Pianoforte, dilatatissimo esercizio di riscrittura della percezione spazio-temporale; un'opera che, anche nel titolo, si riannoda alla tradizione greca antica e, parallelamente, a quella celtica in un ideale affresco trans-culturale attraverso storie e civiltà. Ispirata agli "Holzwege" del grande filosofo tedesco Martin Heidegger è "Strade di Legno" per Viola e Violoncello, i cui sentieri (musicali) interrotti testimoniano sensibilmente l'impossibilità di disegnare sintassi univoche.
Un omaggio all'Umbria, alla sua cultura ed alla sua tradizione, è il Quartetto (Pianoforte, Violino, Viola, Violoncello) "Coll'occhi mei c'aio drento", ispirato ad una Lauda di Jacopone da Todi. E per finire, o meglio, per dare l'avvio alla sessione discografica sotto i migliori auspici, il richiamo ad un'altra grande cultura, quella induista, con "Ganapati", intensa partitura per Violoncello e Pianoforte ispirata a Ganesh, divinità dalla caratteristica testa di elefante invocato dai fedeli indù che stanno per intraprendere qualcosa di importante. Perché Ganesh è "colui che rimuove gli ostacoli". Senz'altro il migliore abbrivio per un nuovo CD e per iniziare il Nuovo Anno!
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