Nell’anno in cui si celebra il centocinquantenario della nascita di Pietro Mascagni, Cavalleria rusticana vedrà alla ribalta due star della lirica come il soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato, celebre e affiatata coppia di artisti sulla scena e nella vita. Allungando la lista dei numerosi titoli che hanno condiviso sul palcoscenico, i due artisti affrontano per la prima volta insieme il capolavoro del grande compositore livornese. Per la fuoriclasse Dessì si tratta anzi del debutto assoluto nel ruolo di Santuzza, affiancata appunto dall’autorevole presenza di Armiliato in quello di Turiddu.
Il cast annovera ancora nomi di spicco come il baritono Alberto Gazale (Alfio) e i mezzosoprani Giuseppina Piunti (Lola) e Maria José Trullu (Mamma Lucia). L’opera viene programmata in abbinamento con Carmina Burana di Carl Orff.
Pagliacci, il capolavoro operistico di Ruggero Leoncavallo, propone nel ruolo di Canio un’altra stella come il tenore Piero Giuliacci e in quello di Nedda una beniamina del pubblico come il soprano Chiara Taigi. Ruoli di rilievo anche per Giovanni Di Mare (Tonio), Giuseppe Distefano (Arlecchino). Pagliacci sarà preceduta da un omaggio lirico-sinfonico a Giuseppe Verdi, nel bicentenario della nascita.
In entrambe le opere figurano il Coro Lirico Siciliano guidato da Francesco Costa e l'Orchestra Sinfonica del Festival Euro Mediterraneo diretta dalla prestigiosa bacchetta di Luiz Fernando Malheiro.
I due allestimenti si annunciano particolarmente suggestivi, forti di una concezione registica e scenografica innovativa. Per l’atto unico di Cavalleria rusticana, Enrico Castiglione ha concepito un’enorme croce schiacciata che domina l’intera base della superficie scenica. Un simbolo, la Croce, che racchiude in sé tutto il clima tragico della Passione, sentimentale ma anche sacro-religiosa, che avvolge l’incalzante vicenda. L’azione, com’è noto, è infatti collocata nel giorno di Pasqua già nella celeberrima fonte letteraria verghiana.
Per Pagliacci, invece, un'atmosfera circence, tanto colorata quanto malinconica, farà da cornice e contrasto all’intera vicenda.
Dopo il trionfo di Rigoletto, l’obiettivo di Enrico Castiglione di trasformare il Teatro Antico di Taormina nell’Arena del Sud, ha preso ulteriormente corpo e consistenza, grazie ad un cartellone di lirica e balletto che copre l’intera stagione estiva, da fine giugno a settembre inoltrato, con produzioni di livello internazionale, destinate a veicolare nel mondo l’immagine di Taormina e della produzione culturale che la Perla dello Jonio può e sa esprimere.
E ciò attraverso eventi mediatici di grande respiro, in grado di raggiungere una platea planetaria. Emblematica in questo senso la destinazione della nuova produzione di Rigoletto, che ha aperto a Taormina la stagione lirica 2013, con un evento “live” di vastissime proporzioni.
Sulla scia di quanto è avvenuto per Nabucco nel 2011 e Norma nel 2012, quest’estate l’allestimento è stato visto non solo dagli spettatori che gremivano gli spalti del Teatro Antico, ma contemporaneamente in diretta, via satellite, in centinaia di sale cinematografiche sparse in tutto il mondo, per approdare pochi giorni dopo su Rai 5 raggiungendo eccellenti dati auditel, con punte di 400.000 spettatori. Una soddisfazione per tutto il team artistico e tecnico guidato da Enrico Castiglione, che ha firmato anche la regia televisiva. E il viaggio di Rigoletto continuerà nei prossimi mesi su Raiuno e sulle principale piattaforme ed emittenti mondiali.
La stessa via è stata tracciata per le imminenti produzioni di Cavalleria e Pagliacci: un cast di stelle, allestimenti spettacolari ed emozionanti, che saranno registrati e teletrasmessi in tutto il mondo. Dalla Sicilia all’Europa, dall’America all’Estremo Oriente, da Taormina viaggeranno - all’insegna dell’alta definizione - due opere amatissime non solo dagli appassionati. Due appuntamenti da non perdere in uno dei siti più belli del mondo, vivificato dal soffio della grande musica. Info e prevendita: circuito box office sicilia.