Renato Zero un’arte che arriva al cuore

(ASI) Ha fatto sognare, emozionare, piangere, sorridere e innamorare con le sue canzoni. Un uomo che non si è limitato mai soltanto a cantare ma ha anche avuto coraggio di sfoggiare uno stile nuovo di interpretare la musica, una musica che arriva dritta al cuore con determinazione e coraggio.

Forse proprio questo ha fatto innamorare le migliaia di sostenitori che da anni ormai hanno fatto della sua musica la colonna sonora della propria vita. Renato Fiacchini, questo il suo vero cognome, nasce a Roma il 30 Settembre 1950, nel corso della sua carriera scriverà più di cinquecento canzoni, venderà oltre 45 milioni di dischi, sarà il primo a restare sulla cima delle classifiche nazionali di vendita per cinquant’anni. Una carriera fantastica, ricca di emozioni e soddisfazioni, ma non di certo semplice, da qui il motivo del suo nome d’arte “zero” , proprio perché Renato iniziò giovanissimo a coltivare la propria passione, inizialmente nata con esibizioni in alcuni locali romani dove già sfoggiava costumi estrosi e si esibiva nel canoro, più volte però si sentì dire “sei uno zero”, parole dure che vanno dritte al cuore come una lama tagliente; non fu il suo caso, Renato infatti, smentirà tutti, con la sua grinta e tenacia trasformerà quella critica così forte nel nome d’arte più amato in Italia, smentendo di fatto chi lo criticò e dimostrando di essere non solo un gran cantautore ma anche e soprattutto una gran persona. Nei suoi testi, si sente il sentimento, la passione e la sensibilità di chi ha vissuto la propria vita in modo intenso. Torna più in forma che mai oggi con il suo nuovo album di inediti “Amo Capitolo I”, uscito il 12 marzo di quest’anno, dopo quattro anni di calma apparente dando il via ad una serie di date che toccheranno molte città italiane come Roma, Firenze, Milano, Torino e molte altre. Un album questo che in qualche modo sembra raccontare la sua vita. Particolarmente toccante la canzone “Angelina” dedicata alla portinaia del palazzo dove viveva in via Fonte Buono alla Montagnola, una donna che gli dava consigli e lo aiutava a superare i brutti momenti con la vicinanza e l’affetto, magari con una parola di conforto, “Angelina che saluti gli anni verdi miei.. ti affacciavi alla finestra mi dicevi non c’è posta ed intanto soffrivi insieme a me mentre andavo alla guerra a combattere quei no” parole che portano a una riflessione profonda sull’importanza che alcune persone rivestono nella nostra vita, quelle persone che ti restano accanto anche quando il mondo ti volta le spalle, quelle persone che come Angelina per Renato condividono le tue paure e i tuoi sentimenti, quelle persone che a volte neanche notiamo perché presi a far colpo su chi neanche ci guarda in faccia, persone che restano in secondo piano, ma in realtà hanno dato anche con un sorriso un gran calore alla nostra vita. Renato è questo, lui ti fa riflettere e sensibilizzare laddove a volte anche a causa della vita frenetica non ci soffermiamo. Un grande cantautore Renato che non ha avuto paura di avere coraggio abbattendo quei muri che a volte incontriamo davanti al percorso, un uomo che con la sua sensibilità non ha regalato semplici canzoni ma emozioni.

 

Erika Cesari – Agenzia Stampa Italia

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