Un programma musicale originale, che vuole suggerire il legame profondo, sia in termini stilistici che emotivi, che salda la grande musica tardo romantica con la musica cosiddetta d’uso, in questo caso la musica scritta per il cinema.
“Ci sono tante melodie che vagano nell'aria che devo fare attenzione a non calpestarle “. Questa celebre frase, tradizionalmente attribuita a Johannes Brahms, dà la misura della grande fertilità creativa e della potente vena melodica del compositore di Amburgo. Il Trio op.114 che apre il Concerto, composto nel 1891, è un’ opera della tarda maturità del Compositore; lo struggente quanto intenso canto del cigno di un’esperienza umana ed artistica ma, insieme, anche di un’epoca giunta ormai al suo apice ed al suo tramonto.
Dopo l’esperienza di Brahms e dei suoi epigoni, infatti, la Musica seguirà nel Novecento indirizzi molto divergenti: quello del radicalismo intellettuale,da una parte, e dall’altra quello di una creatività musicale dedicata ad una fruizione più ampia.
Di questa seconda via il Cinema si è progressivamente reso un grande interprete avendo stretto un felice sodalizio con la Musica, sodalizio divenuto poi, nel tempo, imprescindibile. Spesso infatti, come sappiamo, la fortuna di un film è indissolubilmente legata alle suggestioni evocate dalla sua colonna sonora. Per questa ragione la storia del Cinema è spesso caratterizzata dalla stretta collaborazione tra un Compositore ed un Regista.
Campioni di questa straordinaria ed emozionante dimensione che è la musica per il Cinema, il programma di stasera presenta Nino Rota, Luigi Piovani ed Ennio Morricone, i più interessanti ed amati Compositori italiani per il Cinema, uniti dalla peculiarità di essere tutti vincitori del Premio Oscar per la migliore colonna sonora
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