(ASI) Gaetano Salvemini non riusciva a comprendere il motivo per cui il 24 maggio fosse stato ascritto, dal governo mussoliniano a festa nazionale. Difatti, il pensatore pugliese asseriva che nessun paese al mondo festeggiava l'inizio della prima grande conflagrazione europea, ma al massimo solo la conclusione in caso vittorioso. Il governo italiano invece, aveva compreso l'importanza storica di quella data considerandola simbolicamente festività nazionale.
Il 24 maggio 1915 l'Italia entra nel primo conflitto mondiale, rovesciando dapprima un'alleanza con gli imperi centrali, e infine dichiarando guerra al nemico secolare: l'Austria – Ungheria. Per la prima volta nella storia della nazione, grazie alla passione popolare, espressa dai tribuni delle radiose giornate di maggio, l'Italia scioglie gli indugi e diventa artefice del suo destino. Guerra liberatrice, e non genocidio come s'è letto più volte in alcuni interventi di qualche anno fa nelle pagine del Corriere del Veneto. Guerra per donare all'Italia i suoi confini naturali, dettati da quel Risorgimento ove l'idea di libertà era il cardine imprescindibile di ogni azione. Guerra di rivoluzione nazionale, ove, per la prima volta, la classe dirigente italiana viene rovesciata grazie a quell'interventismo attivo nella vita nazionale che trova sfogo nell'entrata nel conflitto.
E' chiaro che nessuno potesse aspettarsi tre anni di logorantissima guerra di trincea, che ha portato a 680.000 morti e milioni di mutilati. Non si poteva certo prevedere “l'inutile strage” poi ammonita da Benedetto XV, in quanto non si disponeva ovviamente di sistemi di previsione del futuro.
Tuttavia, non è quella l'importanza intrinseca della data in questione, la quale finalmente chiude il ciclo delle guerre d'Indipendenza d'Italia, bensì il fatto che, la Nazione, sia scesa in piazza per affermare la sua volontà, a volte imperiale, ma pur sempre volitiva. Ciò fa sì che questa ricorrenza assuma un'importanza chiave sia per la storia della nazione, che per la conclusione logica del Risorgimento.
Il Presidente Giorgio Napolitano ha parlato più volte di “Linea del Piave” e di “nuovo patriottismo istituzionale”. A Salemi, lo scorso anno, proprio nei primi giorni della neo “epopea garibaldina”, ha alluso ad un salto nel buio se si parlasse di secessione o di separatismi federali. Ed aveva pienamente ragione. E' proprio dalle regioni come il Veneto che dobbiamo ricominciare a riscoprire l'importanza dell'Unità d'Italia, del Risorgimento, e delle date più pregnanti per la storia patria. E' proprio qui in Veneto che troviamo i comitati segreti risorgimentali, come quelli di Alberto Cavalletto, in contatto diretto con il Piemonte e la Lombardia. E' l'Università di Padova che ospita per secoli i giuliani e i dalmati, esiliati studenti e patrioti, che soffrivano per la lontananza con la loro regione, la più sanguinante pei destini nazionali. Ed è ancora Padova, che darà l'impulso all'intervento il 7 e 8 febbraio 1915, in quel magnifico raduno istituzionale, il più grande mai organizzato in tutta la penisola. Ed è stata la stessa Padova “Capitale del Fronte” ad ospitare il Comando Supremo, dopo il ripiegamento da Udine per la sconfitta di Caporetto.
E' solamente grazie alla conoscenza collettiva del nostro passato che possiamo comprendere l'anniversario importantissimo in questione. Il 24 maggio del 1915 l'Italia scendeva in campo non solo militarmente, ma spiritualmente. Il 24 maggio del 2012 l'Italia deve ritrovare se stessa, la sua storia, le sue origini, e quella voglia di risorgere che la spinse 97 anni prima alla riscossa nazionale.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione
(ASI) "La nomina di Raffaele Fitto a Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, con deleghe a Coesione e Riforme è un riconoscimento di altissimo prestigio che inorgoglisce l'Italia e che certifica l'autorevolezza ...
(ASI) “La firma dei decreti che consentono l'inserimento nella piattaforma per l'inclusione sociale e lavorativa anche dei disoccupati e dei percettori della disoccupazione in quanto collaboratori coordinati e continuativi è un ...
(ASI) Roma - "Scioccanti e vergognose le parole di Tajani sul mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per Netanyahu e Gallant che secondo il capo della Farnesina va ...
(ASI) "Non posso che esprimere la mia felicità per la notizia della firma del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che dispone la destinazione delle risorse di cui ...
(ASI)"L’Istituto Milton Friedman condanna con assoluta fermezza il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa ...
(ASI) Roma - <Quando studiavo geografia alle scuole elementari, la Basilicata era la regione più povera d'Italia, accompagnata dalla Calabria e, secondo alcuni sussidiari, anche dalla Puglia. Ora che ...
(ASI) "È partito l'attacco alla Corte Penale Internazionale, per il mandato di arresto a Netanyahu. La CPI è un'acquisizione fondamentale della giustizia internazionale, fondata sullo Statuto di Roma. L'Italia ha il dovere ...
(ASI) Roma – "Quello della violenza contro le donne è un tema troppo delicato da derubricare a mera strumentalizzazione politica da parte delle solite opposizioni che troppo spesso tacciono di fronte ai ...
(ASI) La Direzione nazionale del Pd si svolgerà il 28 novembre alle 16,30 nella sede nazionale del Partito in Via Sant'Andrea delle Fratte, 16. All'ordine del giorno l'esito delle elezioni regionali.
(ASI) Milano - "Il 'Salva Milano' approvata oggi alla Camera, da sanatoria ai costruttori pensata dalla destra al governo, diventa il "liberi tutti" ad edificare selvaggiamente in tutta Italia per ...