“La vita è una moneta”
di Alejandra Daguerre *
(ASI) Buenos Aires - Era uno di quei pomeriggi in cui la testa non ti lascia in pace ... Mi sentivo letteralmente sopraffatta da migliaia, milioni di embrioni d’idee spumeggianti, a tal punto che decisi di uscire a fare quattro passi, o meglio, mi obbligai a farlo a mo' di rimedio casalingo per "ventilarmi il corpo e l'anima" e cercare in questo modo di calmare un po' le vertigini che mi erano state provocate da tanto movimento interno.
La giornata sembrava essere in sintonia con l'attività della mia mente: tutto era grigio e minaccioso ... si avvicinava la tempesta, il cielo si riempiva di nuvole, i notiziari trasmettevano allarmi meteo e i miei pensieri non rimanevano indietro ...
Quando ci sentiamo confusi, tristi, intrappolati da sensazioni apocalittiche e soggiogati dal peso delle risoluzioni future, ci muoviamo a stento ... Ed esattamente così intrapresi la mia camminata, quasi avvilita. Ma la vita è piena di sorprese: senza rendermene conto, tra le pietre del mio vagare taciturno, qualcosa di luccicante catturò la mia curiosità e mi fermai. Sì! Era una moneta in attesa di essere scoperta. Una moneta finta, non a corso legale, ma che immediatamente risveglió gli altri miei pensieri, quelli che erano stati soffocati dietro la grande marea provocata dalla confusione.
Era tempo di riflettere ... avevo visto solo un lato della situazione e, concentrata su quella visione parziale della realtà, non trovavo nessuna possibile soluzione, dato che non riuscivo a vedere l'immagine completa. Testa e croce, le due facce della stessa moneta, sono l'esempio più semplice per spiegare come si possa essere parziali, e come spesso rimaniamo prigionieri della difficoltà e dello sconforto.
Mi resi conto in quel momento che le polarità sono integrate nella stessa realtà: il giorno e la notte sono parte di un ciclo, ma sarà il mio approccio a definire come li percepisco. A volte sono "solare" e tutto è bello ed energizzante fin dall'alba, il sorgere del sole agisce come un "pulsante di avviamento". Altre volte sono "notturna" e la notte mi attrae, perché stimola la mia necessità di mistero, magia, silenzio e romanticismo.
Ma entrambe le immagini, anche se contrapposte, fanno parte di un tutto e si perfezionano a vicenda, trasmettono l'idea dell'insieme, dell'aspetto integrato.
Quel pomeriggio mi resi conto che la mia camminata triste era parte di me, come lo erano le mie passeggiate euforiche e positiviste. Grazie a loro cominciai a integrare i miei stati d'animo come parte di un tutto. Io sono fatta di questi due modi di essere.
La saggezza popolare e la storia ci dicono che le monete portano buona fortuna, prosperità e felicità. Vi posso assicurare che da quel "grigio pomeriggio" porto con me la moneta che trovai come se fosse un talismano. La mia moneta è finta, non a corso legale, ma non potrei mai dire che non ha valore, perché per mezzo di lei ho imparato a rimettere a fuoco, a rendermi conto che sono io chi sceglie la strada e che le due facce della la luna sono integrate in una stessa realtà... E che tutto dipende da me...
...La vita è una moneta
chi la cerca la trova
occhio, parlo di monete
non di grosse banconote...
Juan Carlos Baglietto
*psicóloga e psicoterapeuta in Buenos Aires
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione