(ASI) A più di trent’anni dalla fondazione il Partito di Dio costituisce un organismo politico-militare sul quale molto è stato detto e scritto, spesso a sproposito, definendolo di volta in volta movimento integralista, gruppo terroristico sciita, creatura dell’Iran rivoluzionario al servizio della Siria. Dotato di una struttura tentacolare che ne ha fatto un’organizzazione attiva in campo sociale, culturale, assistenziale e militare, fin dalle origini oppositore determinato dell’imperialismo e già protagonista della liberazione del Libano da Israele, Hezbollah è conosciuto come la Resistenza islamica.
Per comprenderne la complessa storia, il prossimo lunedì uscirà in tutte le librerie italiane il saggio I guerrieri di Dio. Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria (Mursia, pag. 394, euro 21,00) scritto a quattro mani da Stefano Fabei e Fabio Polese.
Il volume parte dal contesto libanese e mediorientale in cui il Partito di Dio è nato e cresciuto accompagnando il lettore nella conoscenza degli uomini, delle idee, delle azioni politiche e delle campagne militari di un soggetto che ha fatto del pragmatismo e della segretezza uno dei punti di forza.
GLI AUTORI
Stefano Fabei, classe 1960, è autore di molti saggi tra cui: Il fascio, la svastica e la mezzaluna (2002), I neri e i rossi (2011), Il generale delle Camicie Nere (2013), «Tagliamento» la legione delle Camicie Nere in Russia (1941-1943), Storia del Marocco moderno (2014), La Grande Guerra e la rivoluzione proletaria (2015).
Fabio Polese, classe 1984, è giornalista e fotoreporter. Ha realizzato reportage in diverse zone calde del mondo. Ha pubblicato: Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero (2012) e Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà (2015).
Redazione Agenzia Stampa Italia