(ASI) Presentata a Roma in grande stile la nona edizione di Più libri, più liberi.
Anche quest’anno infatti al Palazzo dei congressi si terrà l’ormai consueto appuntamento che vede la piccola e media editoria grande protagonista.
(ASI) Presentata a Roma in grande stile la nona edizione di Più libri, più liberi.
Anche quest’anno infatti al Palazzo dei congressi si terrà l’ormai consueto appuntamento che vede la piccola e media editoria grande protagonista.
Forte di un successo di pubblico che continua a crescere di anno in anno, rispetto alla I edizione partita un po’ in sordina e tra lo scetticismo di chi vorrebbe la cultura relegata in un angolo, sono ormai più di 400 le case editrice che tra il 4 e l’8 dicembre tra i vari stand e gli appositi spazi nella bibliolibreria esporranno il meglio della loro produzione, fatta di testi coraggiosi e giovani autori che nulla hanno da invidiare a quelli che vanno per la maggiore se non la scarsa visibilità cui sono costretti.
Per i visitatori che in quei giorni affolleranno il Palazzo dei congressi anche la possibilità di incontrare più di 700 autori protagonisti di vari incontri che si svolgeranno nelle varie sale messe a disposizione dall’organizzazione.
Grande spazio sarà poi dedicato alla novità del momento l’e-book ovvero il libro digitale che secondo alcuni dovrebbe rivitalizzare un mercato come quello dei libri in Italia che si basa su pochi, ma fortunatamente, forti lettori ed avvicinare i giovani al consumo dei prodotti editoriali utilizzando strumenti più vicini al loro modo di vivere.
Anche quest’anno, come nei due precedenti, grande visibilità all’istituto Italo-latino americano con una offerta quanto mai ricca e variopinta legata alla cultura ed alla narrativa sudamericana che avrà il suo culmine domenica 5 dicembre alle ore 14 quando il grande protagonista sarà lo scrittore cileno, ma famoso in tutto il mondo, Luis Sepulveda.
In un momento di grave crisi economica come quella che ha investito l’Italia quello della piccola e media editoria sembra rappresentare un’isola felice visto che negli ultimi due anni non solo ha visto un aumento costante delle nuove imprese editoriali ma anche un aumento della quota di mercato di quell’editoria che non gode della stessa pubblicità dei grandi gruppi ma che spesso offre prodotti qualitativamente migliori.
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