(ASI) A Pisa con il progetto BOLLE in PENTOLA l'arte entra in cucina. A partire dall'8 settembre le "Non Cucine" del Royal Victoria Hotel ospiteranno BOLLE in PENTOLA, mostra personale di Alberto Martini a cura di Elena Lazzarini e Silvia Scaravaggi. Dodici opere realizzate dall'artista e ideate in collaborazione con un gruppo di aiutanti, come se fossero ricette con tanto di ingredienti, dosaggi e procedimenti, troveranno spazio fino al 23 settembre nell'ottocentesca cucina del Royal Hotel Victoria.
Tra queste si potranno ammirare Mangia&Bevi, Buio Pesto, Mostro Marino e Cappesante lavori site specific realizzati appositamente per questo luogo che il pubblico potrà mangiare con gli occhi assieme ai restanti otto piatti di non-cibo.
Le opere, costruite e disposte in modo puntuale, tratto distintivo dell'arte di Alberto Martini, nascono dal pensiero, dal gioco di parole della lingua italiana per giungere a soluzioni di singolare impatto visivo condite da un umorismo sincretico.
Un ricettario che fa della traslazione metaforica il suo tratto distintivo: bicchieri, vassoi, legumi secchi, fotografie, legno, carta, ma anche pillole, collant, souvenir tutti sapientemente riempiti, adagiati, conditi e portati in tavola da mani artigiane. Come Faraone al cartoccio con pomodorini dove un faraone in pietra di piccole dimensioni viene preparato con dei pomodorini di plastica e presentato in una scatola di legno su uno strato di carta alluminio.
Ad accompagnare la presentazione dei lavori la sonorizzazione creata da dj Herrera, giovane promessa dell'hip-hop, elaborata con un campionatore AKAI MPC 3000 ed un giradischi, destrutturando e ricostrunedo vecchi dischi secondo lo stesso procedimento che l'artista ha seguito per produrre i suoi piatti di non-cibo.
Un insieme di brani dalle atmosfere cupe, cariche di suspence e sospese come a voler lasciare spazi liberi dove l'ascoltatore possa trovare una propria dimensione.
Alberto Martini
Alberto Martini nasce a Pisa il 9 settembre 1975. Compie studi scientifici e storici. Fin da adolescente si interessa alla pittura, alla fotografia, al collage ed al libro-oggetto d'artista.
Dal 1999 si specializza, a Milano, come fotografo e partecipa a mostre e collettive di arte contemporanea, (fotocomposizione, video sperimentale, installazioni, oggetti d'arte).
Dal 2002 al 2011 lavora come fotografo e grafico freelance e creativo puro partecipando a mostre collettive di arte contemporanea, tra la Lombardia, il Piemonte, la Liguria e la Toscana.
Attualmente vive e lavora a Pisa.
BOLLE in PENTOLA
mostra personale di Alberto Martini
a cura di Elena Lazzarini e Silvia Scaravaggi
Pisa, "Non Cucine" – Royal Victoria Hotel
8 - 23 settembre 2012
indirizzo: lungarno Pacinotti, 12 – Pisa
inaugurazione: sabato, 8 settembre ore 18.30
orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 21.00
ingresso: libero
sito web: http://bolleinpentola.albertomartini.com/
BOLLE in PENTOLA mostra personale di Alberto Martini
testo critico di Silvia Scaravaggi
Nel contesto artistico in cui si muove, Alberto Martini è un contemplatore e un artigiano: ogni cosa è disposta in modo puntuale e approfondito, affinché sia buona per tutti i sensi.
Questo tratto - del disporre - è un’arte di Alberto Martini: nelle fotografie, nel disegno e nella grafica, nell’installazione, gli elementi sono posti in relazione con le peculiarità della propria natura e dialogano con l’esterno, il mondo di avvenimenti e persone, che diventano disponibili alla partecipazione e alla contemplazione.
Egli adotta una formula fatta di un doppio movimento, bellezza e verità, a cui fanno eco altre tensioni: un umorismo sincretico, la possibilità di provare una emozione, una capacità di visione estatica.
Alberto Martini è un autore di pancia, cuore e cervello; non ne fa mistero. E apparecchia per voi pietanze di cui svela ingredienti e passioni.
Si può accedere al contenuto che esiste prima e con l’opera, perché l’intenzione autoriale va oltre la creazione. Essa si concentra sulla possibilità di immaginare la realtà in modo diverso, per provare a vederla meglio. Questa è la potenzialità delle metafore di Alberto Martini: raccontare storie di uomini e di esperienze.