(ASI) Candidato oscar nel 2001 per la Migliore Regia, per la Migliore Attrice non Protagonista, Julie Walters e per la Migliore Sceneggiatura originale realizzata da Lee Hall, l’opera prima di Stephen Daldry è stata riconosciuta a livello globale come un vero e proprio successo.
Con un budget di soli 5 milioni di dollari, la pellicola ha incassato in tutto il mondo circa 110 milioni di dollari, conquistato dalla dolcezza ma soprattutto dalla tenacia di un ragazzino di undici anni che contro tutti i pregiudizi decide di intraprendere la professione di ballerino.
Cresciuto in una famiglia di minatori nell’Inghilterra degli anni ’80, Billy si scontrerà con il padre, minatore in perenne lotta con lo Stato che all’inizio osteggerà la passione per il figlio e infine sarà lui stesso ad accompagnarlo all’audizione dopo aver realizzato che quella è l’unico modo per dare a suo figlio una possibilità per sfuggire dal suo stesso inevitabile destino.
Sua unica alleata per tutto il corso del film sarà la maestra di danza Miss Wilkinson (la candidata Oscar Julie Walters) che con rigoroso distacco da una parte e profondo affetto materna dall’altra, riuscirà ad infondergli la giustizia fiducia nelle sue capacità.
La pellicola accontenta da ogni punto di vista lo spettatore che cerca una bella storia perché "Billy Elliot" diverte e commuove allo stesso tempo; alle scene drammatiche della tensione sociale che sfocia nel dramma personale di alcuni dei protagonisti troviamo in contrapposizione le scene in cu Billy balla, il suo corpo salta, i suoi piedi non si fermano più e si distacca completamente dalla realtà che lo circonda, trasformandosi in pura elettricità.
Un particolare riconoscimento va dato al protagonista, l’attore Jamie Bell che ha voluto fortemente questo ruolo perché anche lui come Billy Elliot, è rimasto travolto dalla passione per la danza fin da piccolo, tenendo segreta la sua passione per paura dei pregiudizi.
Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia