Cinema, il ritorno del pagliaccio terrificante: IT è una minestra riscaldata che funziona

It film 2017(ASI) I romanzi di Stephen King sono stati linfa vitale per il cinema, traendo profitti e consensi da tutte le parti, da Shining di Kubrick fino a Carrie lo sguardo di satana per citarne alcuni. A distanza di anni dalla sua pubblicazione, anche IT, il romanzo più famoso e per molti anche il più terrificante di King, è ora nella "settima arte". Dico "è ora" perchè quello del 1990 è una mini serie Canadese-Americana, un prodotto per la televisione con aspetti interessanti per l'epoca ma invecchiato male, ricordato a malapena per la grande interpretazione del compianto Tim Curry.

La Trama - Nell'immaginaria cittadina del Maine bambini e ragazzi scompaiono senza motivo. Un bambino di sette anni di nome George, viene risucchiato in un tombino durante un temporale da un'entità mostruosa a forma di pagliaccio. Un gruppo di ragazzini perseguitati dai bulli per diverse ragioni, si riunisce sotto la denominazione di Club dei Perdenti per indagare sul mistero della morte di George e degli altri ragazzi scomparsi. Leader dei Perdenti è il giovane Bill Denbrough (Jaeden Lieberher), fratello maggiore dell'ultima vittima, attanagliato dai sensi di colpa per non aver impedito il brutale assassinio. Al suo fianco ci sono il grassoccio Ben (Jeremy Ray Taylor), l'impulsivo Richie (Finn Wolfhard), il pragamatico Stan (Wyatt Oleff), l'appassionato di storia Mike (Chosen Jacobs), l'ipocondriaco Eddie (Jack Dylan Grazer) e l'unica ragazza della banda Beverly (Sophia Lillis). Quando la ricerca li conduce a IT, un mostro chiamato Pennywise (Bill Skarsgård), ciascuno dei coraggiosi componenti del neonato Club si rende conto di averlo già incontrato prima e decide di ucciderlo.

Diviso in due capitoli (il secondo uscirà del 2019), IT dopo aver traumatizzato i bambini degli anni 90' con la mini serie televisiva, ritorna al cinema con un restyling completamente nuovo. Grazie alle potenzialità moderne della grafica, il regista Andrès Muschietti si è potuto divertire a inserire tutti i mostruosi "giochi" del pagliaccio per spaventare le sue vittime. La sembianza di Pennywise è molto moderna e brillante, grazie soprattutto all'interpretazione di Skarsgard.

Senza eccessiva violenza, la pellicola sfrutta al massimo le potenzialità dell'antagonista e delle tipicità dell'horror tra effetti a sorpresa, visivi e della colonna sonora. Rimanendo quasi fedele al libro, il film ha piccole modifiche, molte dovute ai tempi e linguaggi cinematografici che non trovano una comparazione con il libro (esempio la scena del proiettore), risultando lo stesso efficace. Una prima parte del film pecca di una sceneggiatura sbarazzina nell'approfondire i personaggi, ognuno con una personalità particolare e con le proprie paure, ma a parte questo piccolo particolare, la pellicola soprattutto nella seconda parte alza di ritmo, e le continue apparizioni di Pennywise alzano la suspence fino alla battaglia finale.

Un altro pezzo forte del film sono le ambientazioni, il clima che si respira nella cittadina, dove gli abitanti e soprattutto i genitori dei bambini che, oltre a comparire poco, sono strani, sinistri. Un clima che rende ancor più morboso e difficile la vita dei ragazzi che al posto di passare l'estate a divertirsi, devono superare molti ostacoli e paure per liberarsi del terribile mostro.

Grazie alla popolarità del libro, fare un film su IT è già per se un successo, portando milioni di persone a guardare il film Horror dell'anno. Dalle grandi aspettative, il film è una minestra riscaldata che ha funzionato, ha ridato dignità a un genere che negli ultimi anni ha visto alti e bassi senza eccessi, sfruttando al massimo il racconto di uno dei più grandi scrittori dell'orrore. Aspettando il secondo capitolo, si può dire tranquillamente che IT è ritornato a traumatizzare la nostra infanzia.

Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia

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