Due impiegati Jack (Tom Cruise) e Vika (Andrea Risenborough), al termine della missione sulla terra, si assicurano che i droni, macchinari per la raccolta di risorse naturali, da trasferire sulla luna di Saturno per la salvezza della vita umana, non siano attaccati dagli ultimi alieni rimasti.
Al suo secondo lungometraggio, Joseph Kosinski, dopo il capolavoro Tron: Legacy, si cimenta con una graphic novel, scritta da lui stesso e diventata progetto cinematografico dopo l'interessamento di Tom Cruise. Proprio sullo stesso attore, sembra esser costruito il personaggio di Jack. Il film nel suo complesso non è esente da difetti; in primis ne va dell'originalità. A differenza del primo sperimentale lavoro di Kosinski, questo sembra esser improntato su idee già viste. Richiama proiezioni precedenti quali "Moon" di Duncan Jones o per lo più descritte in "Modello due" di Philiph Dick. Altra macchia è la fatica che lo spettatore deve fare per mettere insieme complicati passaggi narrativi, appesantiti da forzature logiche, sotto alle quali sono celate pure emozioni. Interessanti flash-back emotivi ed emozionali, dove la colonna sonora degli M83 e soprattutto "A whiter sahade of pale" , riescono a far emergere un forte pathos, dalle architetture grafiche eteree e computerizzate, nel quale il regista, ne è davvero Maestro.
VOTO: 3/5
Gloria Panfili - Agenzia Stampa Italia