(ASI) “Ho grande fiducia nei ragazzi e nella generazione digitale; è cresciuta raccogliendo migliaia di informazioni e sanno riordinarle molto più di quanto non fossimo capaci noi in passato; informazioni che vanno rielaborate tenendo bene a mente principi e valori ben saldi.
Principi universali non negoziabili: come il lavoro, il diritto alla salute, la difesa dell’ambiente, scuola e giustizia sociale” Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo alla Master Class di Amica9 Tv e Gazzetta del Mezzogiorno per un confronto con i ragazzi del V anno dei licei scientifici Banzi Bazoli di Lecce e Vecchi di Trani.
“Le nostre generazioni, quelle dei vostri genitori, non possono lasciare a voi ragazzi che fate la maturità, in piena società digitale e dopo la drammatica emergenza sanitaria Covid-19, soltanto nuovi debiti da pagare nei prossimi decenni. Abbiamo il dovere di modernizzare il Paese per renderlo adeguato al vostro potenziale e alle vostre speranze. Ci sono diritti non negoziabili, gli stessi che con grande fatica hanno conquistato i nostri nonni nel dopoguerra, che vanno garantiti a tutti voi. Il Coronavirus ci ha messo alla prova sulla salute ma anche sull’impatto che il lockdown ha avuto sulla scuola e grazie ai vostri insegnanti e alle famiglie siete stati eccezionali nell’arrivare alla maturità con questa passione. Il diritto alla salute va garantito sempre, a chiunque, a prescindere da ceto e censo, il diritto alla cura non può dipendere da una carta di credito; il lavoro moderno, che utilizza la tecnologia ma che tutela i diritti delle imprese e dei lavoratori, anche quelli spesso invisibili; la scuola, anche digitale, che rimane il fulcro della società, luogo di aggregazione, integrazione e socialità, una nuova socialità; l’ambiente, voi ragazzi dovete pretendere la transizione energetica verso una modello di produzione green, sostenibile, che non inquina e rispetta l’ambiente. Con il digitale per ciascuno di noi aumentano a dismisura le possibilità e le opportunità ma – ha concluso il ministro Boccia rivolgendosi ai ragazzi - aumentano anche le distorsioni e spetta alla scuola, alle famiglie, allo Stato, in ogni sua articolazione sul territorio, distinguerle con nettezza per rimuoverle”.