“In questo momento così difficile per tutto il nostro Paese sono vicino alla città di Parma, tra le più colpite dalla drammatica emergenza, e al sindaco Federico Pizzarotti. Il nostro è un segnale di solidarietà e vicinanza, certo che, come è accaduto per L’Aquila dopo il sisma del 2009, la cultura sarà il migliore strumento di ricostruzione delle singole vite e della nostra normalità sospesa. I tragici fatti che stiamo vivendo - ha proseguito Biondi - hanno sconvolto le consuetudini dei cittadini, costretti a rinunciare persino alle normali abitudini, e dunque, inevitabilmente, hanno finito per compromettere la meravigliosa esperienza che Parma avrebbe potuto vivere come Capitale italiana della cultura 2020. Pertanto sostengo l’appello del sindaco Pizzarotti, con la certezza che il ministero vorrà accogliere la richiesta di non prorogare ulteriormente i termini di presentazione del dossier, preservando il lavoro già svolto dalle singole amministrazioni. Nonostante i recenti accadimenti, e con enorme sforzo organizzativo, infatti, ci siamo impegnati, come altre città candidate, nella stesura di un dossier di spessore. Vorrei, dunque, che il lavoro fin qui svolto grazie all’apporto lodevole di tutta la struttura comunale fosse valorizzato e premiato”.
Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, contiene informazioni confidenziali e riservate, tutelate legalmente dal Regolamento UE n.679/2016 e da leggi civili e penali in materia, ed è destinato esclusivamente al destinatario sopra indicato, il quale è l'unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la propria responsabilità, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o comunque lo leggesse senza esserne legittimato è pregato di rinviarlo immediatamente al mittente, distruggendone l'originale, ed è avvertito che trattenerlo, copiarlo, divulgarlo, distribuirlo a persone non autorizzate costituisce condotta punibile penalmente ai sensi degli artt.616 e 618 c.p.p. e che tutti i danni che dovessero derivare, al mittente o a terzi, a causa di tale illecita condotta saranno oggetto di tutela risarcitoria ex art.2043 c.c. dinanzi alla competente autorità giudiziaria.