(UNWEB) Assisi. Come ogni anno, la sezione di Assisi del Comitato 10 Febbraio si è data appuntamento in Via Martiri delle Foibe per celebrare il Giorno del Ricordo.
Sotto l’attenta regia di Gabriele Valecchi, la commemorazione ha visto susseguirsi diversi interventi. Eraldo Martelli ha ricordato il martirio dei tanti italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, uccisi e gettati nelle cavità carsiche dai comunisti di Josip Broz Tito. «Un massacro – asserisce Martelli – che non può essere definito diversamente che pulizia etnica contro gli italiani, come ha dichiarato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella». «Una storia quella delle foibe – denuncia Martelli – che tuttora viene trascurata nelle scuole e nella formazione degli studenti, nonostante la presenza della legge 30 marzo 2004 n. 92 che istituisce Il Giorno del Ricordo».
Parole di condanna sono state espresse da Federico Pulcinelli: «Noi abbiamo il dovere di custodire e trasmettere la memoria degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia. Soprattutto oggi di fronte una propaganda – da parte di associazioni di rappresentanza dei partigiani, giornali o realtà politiche – tesa a spiegare il genocidio dei nostri connazionali attraverso argomentazioni dal sapore “giustificazionista”, per di più utilizzando anche sedi istituzionali per la sua divulgazione. Soprattutto oggi, quando taluni esponenti di queste associazioni non si vergognano di sporcare la memoria di Norma Cossetto, definendola non una martire ma “una presunta martire delle foibe”».
Presenti all’evento anche il Sindaco Stefania Proietti, il Vicesindaco Valter Stoppini e il Consigliere comunale Moreno Fortini. «Oggi più di ieri – ha affermato il Primo cittadino – abbiamo il dovere di non dimenticare il dramma di migliaia di italiani perseguitati dall’odio e dalla violenza derivanti da un regime totalitario che ha causato dolore e morte. E oggi più di ieri dobbiamo impegnarci con più forza per difendere la pace e i diritti fondamentali della persona. Da Assisi arrivi un monito al dialogo sempre e comunque, rispettando il valore sacro dell’umanità».
La parte finale degli interventi, come sempre, è stata lasciata a chi ha vissuto direttamente quelle atrocità; a chi, perché italiano, dovette fuggire da terre italiane nel tentativo di salvarsi dalla morte “rossa” personificata dai partigiani titini. Raffaella Panella e Luigi Giusepponi, i due ex-esuli che Assisi può vantare di avere come concittadini, ancora una volta hanno raccontato le loro commoventi storie nella speranza che tutto ciò venga conservato e trasmesso a futura memoria.
La commemorazione, sempre molto partecipata, ha registrato una novità rispetto agli anni passati. Infatti come sede dell’evento sono stati scelti i giardini adiacenti la Via Martiri delle Foibe, con una motivazione molto importante. Al termine della manifestazione, con grande gioia Eraldo Martelli e il Sindaco Proietti hanno annunciato la volontà del Comune d’intitolare i suddetti giardini alla memoria di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana seviziata e uccisa nel 1943 dai comunisti jugoslavi. Affinché il ricordo di questa martire, simbolo dei tanti martiri italiani, possa rimanere impresso per sempre nei cuori e nelle menti di tutti gli assisani.