(ASI) I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno assolto i quattro colossi bancari (Morgan Stanley, Bank of America, Deutsche Bank e Citigroup) coinvolti nel crack Parmalat.
Le sei persone fisiche interessate nella vicenda sono state prosciolte dalle accuse di aggiotaggio dal Tribunale milanese secondo la formula della non sussistenza dei fatti. Al termine della requisitoria dello scorso 17 gennaio, l'accusa aveva chiesto ai sei imputati (Marco Pracca e Tommaso Zibordi di Deutsche Bank, Paolo Botta di Citigroup, Carlo Pagliani e Paolo Basso di Morgan Stanley e Giaime Cardi di Credit Suisse) una sanzione complessiva pari ad un totale di 3,6 milioni di euro e confische per un complessivo di 120 milioni.
"E' una vergogna - attacca il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - I magistrati italiani scendono in campo contro processi brevi e prescrizioni, appellandosi proprio a cause di valenza sociale come Parmalat e crack vari, e poi, quando si trovano a decidere su tali vicende, danno torto ai cittadini e assolvono le banche che hanno venduto carta straccia. Invitiamo i risparmiatori a proseguire la battaglia in sede civile - prosegue Rienzi - al fine di far valere i propri diritti contro i potentati bancari".
Anche l'Italia dei Valori ha commentato la notizia affermando, tramite Antonio Borghesi, vice capogruppo Idv alla Camera: "Rispettiamo la sentenza della magistratura. Non possiamo, tuttavia, non osservare che, per effetto di questa sentenza, emerge ancora di più la responsabilità di Tanzi e degli ex amministratori dell’azienda. E’ importante ricordare che 40 mila risparmiatori sono stati truffati. Attendiamo comunque – aggiunge Borghesi – un eventuale giudizio d’appello, nel caso in cui il pubblico ministero deciderà di fare ricorso”.