(ASI) "Alla mezzanotte mentre stavamo pubblicando l'edizione del 7 luglio, sono apparse immagini di una nuova versione di pirati informatici: Anonplus.
Con questa è la terza volta che strane sigle si insinuano nel nostro sito il 18 gennaio 2015 fu la volta dei Terroristi Islamici dell'Isis, confermato la fonte dall'antiterrorismo italiano, ci attaccarono da Tunisi insieme ai giornali on line francesi. Non chiedetemi il perché? Non ne ho idea, ma ci hanno distrutto tutto.
Poi il 30 gennaio del 2016 è stata la volta della sigla Anonymous, ed ancora una volta ci hanno distrutto tutto. Non chiedetemi il perché? Non ne ho idea, ma ci hanno distrutto tutto. La Polizia Postale ancora non ci ha dato risposte!
Ora questa nuova ed inedita sigla Anonplus! Non chiedetemi il perché? Non ne ho idea, ma ci stanno distruggendo tutto.
Quale è la nostra colpa? Essere Uomini liberi, non avere per nostra scelta - mai fatto richiesta - il finanziamento dell'editoria. Aver dato in 10 anni la parola a tutti i partiti, nessuno escluso. Aver senza censura dato la parola ad associazioni, a gente comune, molti nostri lettori sono diventati i nostri autori.
Se queste sono le nostre colpe, noi continueremo, voi ci distruggete tutto e noi piccoli, senza finanziamento, senza padroni partitici, ricominceremo là da dove ci avete distrutto. Non ci facciamo ne intimorire ne sottomettere, siamo Uomini liberi e forti della loro libertà!
Vi diamo fastidio evidentemente sì! Ma noi lo facciamo a viso scoperto, con i nostri nomi e cognomi, voi vigliacchi vi nascondete come topi di fogna, dietro a sigle fasulle non avete neppure il coraggio di dichiararvi. Chi vi paga? Chi vi spinge ad accanirvi verso una libera testata?
Vigliacchi, Vigliacchi, Vigliacchi. Siete solo dei mediocri delinquenti!
Una cyber-guerra che oscuri, vigliacchi, individui ci hanno dichiarato, continua, cambiano le sigle Isis, Anonymous ed adesso Anonplus, ma l'obbiettivo è lo stesso mettere il bavaglio ad Agorà Magazine, eliminarci, far si che voi lettori non siate informati, che voi Associazioni, e singoli cittadini non abbiate un vostro spazio, una Agorà per denunciare soprusi, attività culturali, o semplicemente raccontarvi.
Contro un nemico che non si manifesta ma che crea terrore, uccide virtualmente una libera testata che fare?
Oltre a tentare di difenderci, possiamo solo RICOSTRUIRE, e loro sono lì pronti a distruggere e noi che siamo più forti, ricostruiremo 10, 100, 1000 volte No non ci fate paura, non ci intimorite, non ci ridurrete in schiavitù. Noi siamo Uomini Liberi e Forti, che agiamo alla luce del sole, voi siete costretti a vivere nell'oscurità nell'anonimato, non siete nulla, un nulla che crea danni a chi lavora onestamente, ma restate un nulla. Sapete solo distruggere Noi al contrario sappiamo costruire e nulla e nessuno ci arresterà, perché sempre ci sarà un Agorà dove incontrarci, e darci appuntamento per la libertà e nella libertà, noi ci saremo sempre voi potete solo distruggere cose materiali, noi costruiamo idee, valori, cultura
A voi cari lettori prima che anche questa pagina verrà distrutta vi do appuntamento, non so il giorno, ne l'ora ma di una cosa sono sicuro Agorà Magazine ritornerà".
Umberto Calabrese direttore di Agorà Magazine
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