(ASI) Jesolo - Il format studiato nei minimi dettagli si poteva considerare perfetto. Tutto predisposto da giorni e giorni di preparazione. Simona Ventura, "paladina" dell'ultima edizione di Miss Italia 2015, il più importante concorso di bellezza del Paese, era già in prima fila con dichiarazioni sull'apertura mentale, sull'accoglienza, sulla mancata conoscenza che genera paura ed ignoranza (1).
Miss Italia, nata dalle ceneri di quella passata, ormai superata ed ingombrante, doveva essere il trampolino di lancio dell'italiana nuova. La punta di diamante di questa operazione si intravedeva in una "italiana nuova", una giovane di origini marocchine, Alham el Brinis, ventenne residente a Montebelluna (Tv). La ragazza, portata (in collegamento tv) dalla Ventura in trionfo nel salotto buono di LA7, intervistata da Lilli Gruber, ha raccontato come la partecipazione al concorso rappresentasse un suo sogno da sempre, e come si sentisse completamente italiana, non conoscendo una parola di arabo e avendo sempre vissuto (nascita compresa) in Italia. La vincitrice perfetta, per una madrina del concorso come la Ventura. Ma veniamo ora alla serata.
La finalissima ha previsto una giuria di primordine. La Ventura in grande spolvero (o in completa decadenza, che dir si voglia) assieme a tre giurati d'eccezione: Vladimir Luxuria, Claudio Amendola e Joe Bastianich. Non si potevano scegliere meglio. Vladimir Luxuria, donna transessuale, paladina della galassia LGBT, sostenitrice di tutte le libertà più o meno precisate nell'attivismo contro la famiglia tradizionale. La Ventura, aveva presentato la sua amica con grandi parole pochi giorni prima: "è una persona estremamente aperta, di grande cultura, con una sensibilità molto più sviluppata della mia e della nostra. Ha quella sensibilità e quella grazia che sicuramente è giusta per Miss Italia" (2). Durante la trasmissione stessa, Luxuria ha fatto infatti gli auguri a tutte le donne "nate o diventate". Questa è una sensibilità che piace particolarmente alla sinistra semicolta. Andiamo a Claudio Amendola, attore di sinistra dichiarato, ora opinionista del Grande Fratello, immancabile per una tale kermesse. E finiamo con Joe Bastianich, il quale non sa ancora pronunciare correttamente le parole in lingua italiana, ma questo piace particolarmente, perché ha un fascino esterofilo unico. La Tv italiana infatti ospita da anni attori, attrici e soubrette incapaci di parlare correttamente la nostra lingua, Bastianich non è che la continuazione logica.
Un format d'eccezione, perfettamente studiato al fine promuovere una nuova immagine di miss (non scheletrica, aperta al futuro, o meglio, open minded direbbe qualcun altro e soprattutto, se possibile, non di origine puramente nostrana) doveva infrangersi nelle ore della finalissima. Dapprima, l'eliminazione, al primo turno, della bella Alham el Brinis. Pratogonista inconsapevole dei sogni della sinistra nel vedere una nuova italiana in trionfo a Miss Italia, Alhalm non passa la selezione. Primo passo falso. Tuttavia, la grande, cocente rabbia del ceto medio semicolto nostrano, nasce dopo le dichiarazioni della vincitrice, la diciottenne Alice Sabatini di Montalto di Castro (VT). La bellezza laziale, interrogata da Amendola sull'epoca storica durante la quale avrebbe desiderato vivere, ha avuto il coraggio di dichiarare: «Avrei voluto essere nata nel 1942 per vivere la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942, per vedere realmente la Seconda Guerra Mondiale; sui libri ci sono pagine e pagine, io vorrei viverla per davvero». Aggiungendo anche che comunque non sarebbe andata in guerra, perché di sesso femminile. Apriti cielo. Non lo avesse mai detto. La canea mediatica della sinistra italiana si è scatenata contro una frase innocente di una ragazza presente in un palco davanti a milioni di telespettatori. Difatti, come nelle migliori tradizioni, il ceto medio semicolto è stato colpito da fortissimi attacchi di isteria collettiva. Miss Italia avrebbe potuto scegliere qualsiasi epoca storica, ma non quegli anni. Non quelli della deportazione, dei lager, della guerra nazi – fascista. Sarebbe andata bene anche la preistoria, ma non il 1942. E via agli insulti, alle immagini modificate in rete ritraenti la giovane accanto ad Hitler, o a due uomini impiccati, o ai carro armati tedeschi, e agli inviti a partecipare ad una "Miss Stalingrado 1942". Una reazione vomitevole, che ancora una volta ha messo in luce la puerilità di una parte di quel ceto medio che vuol farsi passare per emancipato, ma che rifiuta qualsiasi confronto con la storia. Ricordiamo che la giovane ha dapprima risposto ad una domanda, poi ha espresso una sua opinione, la quale, per quanto scomoda, in democrazia, ha diritto di essere espressa. Oltretutto, Alice ha poi chiarito, in seconda sede, che la sua bisnonna le ha parlato spesso di quegli anni, e che proprio i suoi racconti hanno suscitato in lei curiosità. Forse, l'unica vera colpa che si può imputare alla giovane, è l'eccesso di ingenuità, (o al massimo il poco rispetto per i soldati), in quanto impreparata alla reazione della sinistra nostrana. Da notare che persino l'ANSA, la maggiore agenzia di stampa italiana, ha definito la dichiarazione della Sabatini una gaffe (3). C'è da interrogarsi dove sia la gaffe. Finora non si poteva immaginare come sia assurdo dire di aver voluto vivere nel 1942. D'ora in poi sappiamo che dichiararlo è un'assurdità, una figuraccia, una cosa da cancellare. Oggi Alice ha capito che non era scontato vivere nel 1942, ma dovrà fare parecchia attenzione all'innocenza, pena l'abiura, la sconfessione pubblica. E forse il processo di "rieducazione" è già cominciato. Infatti, se prima il suo modello era, con orgoglio, la bisnonna Augusta di 91 anni, il giorno dopo diviene, come per magia, il premier Matteo Renzi, promosso, solo se, sarà in grado di fare le riforme (4).
Probabilmente l'isteria che ha coinvolto la sinistra dopo l'elezione di Alice, si placherà tra qualche giorno. Guai a toccare la seconda guerra mondiale, tuttavia. Ora lo sa Miss Italia, ed è monito per tutti. La vulgata non va scalfita, pena la rieducazione. L'unica pena, invece, è vedere un popolo che ancora oggi non sa fare i conti con la sua storia a 70 anni di distanza, e che ha saputo solamente muovere insulti ad una giovane che ha espresso un'opinione. Ad ogni modo, i migliori auguri ad Alice Sabatini, nuova Miss Italia 2015.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
(1) http://www.ilgiornale.it/news/cronache/simona-ventura-racconta-sua-miss-italia-rivoluzionaria-1172654.html
(2) (ibidem)
(3) http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2015/09/21/miss-italia-2015-alice-sabatini-fara-un-film-con-ferrero_f144ec6d-744a-4dcc-a066-808d87b9f00c.html
(4) http://www.giornalettismo.com/archives/1897272/alice-sabatini-matteo-renzi/