(ASI) Federcontribuenti: "Dietro le sale scommesse collaudati sistemi di riciclaggio. La stima: il danno per il mancato introito dalla tassazione sulle vincite e sui giochi delle oltre duemila sale scommesse abusive è di sei miliardi di euro".
Si accoda alla denuncia il senatore Endrizzi: "Il 51% dei minorenni scommette: interveniamo sulla pubblicità come in Germania". Un fenomeno sociale dilagante, preoccupante che riguarda sempre di più anche giovani e giovanissimi: sono le scommesse sportive che in molti casi nascondono delle vere e proprie "lavatrici" della mafia, in altre parole rappresentano un'incubatrice di denaro sporco. Un cancro in tutta Italia che ha decine di sale scommesse abusive.
RICICLAGGIO MAFIOSO. A denunciarlo Federcontribuenti che analizza: "La Dda di Reggio Calabria ha messo sotto sequestro tutti i centri scommesse denominati "Bet passion" - spiega Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti - spiccando 41 ordinanze di custodia cautelare e sequestrando beni e conti correnti per 2 miliardi di euro. Quest'ultimo dato dà la dimensione ci come siamo di fronte ad una vera e propria multinazionale del riciclaggio di denaro sporco. Come testimoniano altre inchieste, una vera e propria mafia sportiva, in grado anche di influenzare i risultati delle gare di calcio professionistico. ''Chiediamo che il Parlamento intervenga affinchè queste chiusure non siano temporanee, passibili di sospensioni da parte del Tar, significa vanificare lo sforzo di chi tenta di ristabilire la legalità. Combattendo questo febomeno recupereremmo molto più gettito fiscale di quello che veniva garantito dall'Imu - conclude Paccagnella - infatti la nostra stima, per difetto, è che il danno per il mancato introito dalla tassazione sulle vincite e sui giochi a causa delle oltre duemila sale scommesse abusive che ci sono in Italia, sia di almeno sei miliardi di euro".
"Un milione di famiglie sono rovinate dal gioco patologico in Italia - spiega il senatore Endrizzi -, ora sono in pericolo i nostri figli: il 51% dei minorenni ha già azzardato; un terzo nasconde le somme giocate ai genitori. Sponsorizzando squadre di calcio e bombardando i programmi sportivi spingono i più giovani a scommettere su un jackpot anziché nello studio. Con investimenti da 200 milioni di euro la pubblicità condiziona la stampa. Con un disegno di legge, sostenuto dalle associazioni di tutta Italia, la ''la lobby dei cittadini" , vogliamo abolire la pubblicità: lo ha fatto la Germania, persino il Marocco: è il passo fondamentale per tornare alla normalità".