(ASI) Novara - La crisi non c'entra questa volta. Eppure, un'altra eccellenza italiana è a rischio. Una gestione "ballerina", ha portato la Santi di Cameri, azienda leader fondata nel 1898 dall'omonima famiglia, punto di riferimento per la produzione del gorgonzola italiano, alla quasi chiusura.
Pertanto, gli operai della Santi hanno rivolto un appello personalizzato, rivolto proprio agli imprenditori svizzeri. Difatti, chiunque oggi tentasse di rilevare la ditta, avrebbe un'opportunità di reddito sicuro. Ma proprio una multinazionale svizzera, pochi anni fa, aveva rifiutato, con un silenzio, la proposta di acquisto. Eppure, a parte l'indebitamento, nella Santi, c'è tutto quel che occorre per un grande progetto: gli impianti, la professionalità e soprattutto, il prodotto. Quest'ultimo non conosce crisi, ed i numeri parlano chiaro: il formaggio gorgonzola raggiunge una produzione globale di 480 mila quintali di prodotto e un giro di affari al consumo di oltre 500 milioni di euro. Esso viene esportato, dopo il consumo domestico: in Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Finlandia, Spagna, Canada, Stati Uniti, Australia, Cina e Giappone.
L'appello televisivo è stato lanciato, ai vicini svizzeri. E se invece, intervenisse, un italiano, per salvare un prodotto d'Italia?
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia