(ASI) In merito alla morte del giornalista italiano in Palestina il Dr. Foad Aodi, presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia e dell'Associazione Medici di Origine Straniera in italia ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Esprimo, anche a nome di tutte le comunità arabe e musulmane, il grande dolore provato anche da noi per la prematura morte di Simone Camilli e ci sentiamo molto vicini ai suoi famigliari.
Inoltre, con orgoglio italiano comunico che continuano ad arrivare messaggi e proposte di adesione per aiutare i bambini di Gaza. Sono tante le associazioni delle regioni italiane che stanno aderando e che stanno aiutandoci concretamente. Un sostegno importante che sta permettendo di allestire anche la terza spedizione navale verso Gaza. L'iniziativa di solidarietà è stata promossa dal nostro gruppo ed ha come finalità: 'Uniti per ridare il sorriso ai bambini di Gaza'. Il tutto avviene mentre la seconda spedizione è in viaggio verso il porto di Asdod in Israele .
Infine, esprimiamo la nostra soddisfazione nel constatare che ci sono dei segnali di dialogo anche tra esponenti di alcune comunità musulmane ed ebree, presenti in Italia", coclude il Dr. Aodi.
In verità, va rioconosciuto il merito alle Associazioni Amsi, Co-mai ed Uniti per Unire, con ia capo, proprio il Dr. Foad Aodi di essere state le prime ad attivarsi per dare un aiuto concccreto alla gente della Striscia di Gaza ed a promuovere il dialogo fra le parti. Infatti è stato il Dr Aodi a dichiarare che tutti i bambini ed i civili morti sono una tragedia per tutti, indipedentemente dalla loro religione e nazionalità. L'ha fatto senza paura di ricevere critiche. L'ha fatto forte della speranza e del coraggio che vuole costruire un futuro di Pace e non di guerre. Quelle guerre che oggi stanno sconvolgendo il Medio Oriente e portando solo morte, distruzione ed enormi drammi umani.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia