Nel caso oggetto della pubblicazione, la paziente è una “ non fumatrice”, cui era stata rilevata una rara doppia mutazione dell’adenocarcinoma del polmone .”I due cloni neoplastici individuati dal nostro Laboratorio, uno con mutazione di Egfr e l’altro con translocazione di Alk -precisa il professor Lucio Crinò, direttore della Struttura- hanno dato risposta per due anni alla terapia con Gefitinib mentre ora la paziente è in trattamento- con risposta favorevole- al Crizotinib.”
Le terapie sono state sviluppate su base molecolare e “la peculiarità del caso, spiega Crinò, consiste nella individuazione, da parte del nostro laboratorio di ricerca, di due diverse mutazioni, EGFR ed ALK, che hanno consentito un trattamento assai efficace e tuttora in corso con due diversi farmaci, che con un neologismo definiamo “ intelligenti”».
I risultati hanno attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale. La pubblicazione sulla prestigiosa rivista ne è un indicatore importante, dato che la stessa ha una percentuale di lavori respinti dell’85%, che ne attesta l’altissimo rigore nel pubblicare solo notizie davvero scientificamente rilevanti. Un plauso è giunto anche dall’Associazione italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), che da diverso tempo contribuisce a finanziare i programmi di ricerca della Oncologia Medica perugina.
Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia
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