Il Vangelo di domenica 19 gennaio letto in italiano, inglese, francese e spagnolo nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia, ha contraddistinto la celebrazione eucaristica presieduta dallarcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu e delegato dei vescovi umbri per i Migranti, nella 100a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Nel capoluogo umbro è stata una Giornata particolarmente significativa nel vedere in San Lorenzo centinaia di famiglie di immigrati provenienti prevalentemente dallAmerica Latina, dallAfrica, dallEuropa dellEst e da alcuni Paesi asiatici (Filippine ed India), diverse delle quali in costume tipico della loro terra dorigine. Tanti colori, canti, musiche e sapori diversi (al termine della celebrazione, nel chiostro della cattedrale, è stata imbandita unimmensa tavolata con pietanze di quattro continenti), ma uniti nellelevare preghiere a Dio.
Con questa partecipata celebrazione mons. Bassetti ha anche iniziato la sua Visita pastorale, che nei primi mesi è dedicata a quattro attenzioni di ambiente: immigrati, lavoro, sanità ed università. Nelle prossime settimane visiterà le principali comunità di cittadini stranieri presenti a Perugia.
«A voi pace e consolazione dal Signore nostro Gesù Cristo e dallo Spirito Santo ha esordito mons. Bassetti nellomelia . Abbiamo udito la voce di Giovanni Battista, che, vedendo Gesù venire verso di lui, esclama: Ecco lAgnello di Dio, che toglie i peccati del mondo!. Gesù è lAgnello di Dio perché ha offerto al Padre la propria vita per il bene dellumanità. E, dal momento che ha sacrificato totalmente se stesso, egli, come ci ha detto il profeta Isaia nella Prima lettura, è davvero luce delle nazioni che ha portato la salvezza fino allestremità della terra. Perciò tutti noi, nel suo nome, possiamo ottenere grazia, redenzione e sicurezza di vita e questo è quello che davvero ci consola tutti».
Larcivescovo, soffermandosi su alcuni passaggi del messaggio di Papa Francesco per la 100a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (il testo integrale stampato in più lingue è stato distribuito ai fedeli al termine della celebrazione), ha presentato il tema della stessa Giornata:
Migranti e rifugiati verso un mondo migliore. «Come sottolinea il Santo Padre nel suo bellissimo messaggio ha evidenziato mons. Bassetti , noi sappiamo benissimo che tutta lumanità ha una comune aspirazione: vivere lunità nel rispetto delle differenze, nella reciproca accoglienza e ospitalità, che permettono lequa condivisione dei beni della terra e la tutela e promozione dellessere umano. Tutto il pensiero sociale della Chiesa, da Papa Leone XIII in poi, possiamo dire che ha espresso questo concetto ha ricordato mons. Bassetti e queste parole le aveva già dette Papa Paolo VI nella sua enciclica Popolorum progressio».
Soffermandosi ancora su un passaggio del messaggio di Papa Francesco, larcivescovo ha parlato dellesistenza di «forme di migrazione forzata, tali da ridurre le persone in schiavitù. Il lavoro schiavo poi è una moneta corrente, ma, nonostante tutto, ciò che anima i nostri migranti è sempre la fiducia e la speranza. Voi portate nel cuore il desiderio di un futuro migliore per le vostre famiglie e per le persone care».
Mons. Bassetti ha anche sottolineato che «il mondo potrà migliorare soltanto se lattenzione primaria sarà rivolta non ai mezzi, alle ricchezze, alleconomia, al denaro, alla finanza , ma alla persona e alla sua promozione integrale, in tutte le sue dimensioni inclusa quella spirituale.
Si abbia perciò il coraggio - afferma con forza il Papa nel suo messaggio - di passare da una cultura, cioè da una mentalità dello scarto ad una cultura dellincontro e dellaccoglienza. Migranti e rifugiati non sono pedine sullo scacchiere dellumanità. Si tratta di bambini, donne e uomini costretti spesso ad abbandonare o a fuggire dalle loro case e dai loro Paesi».
Mons. Bassetti, avviandosi alla conclusione e rivolgendosi ancora ai migranti, ha detto: «sappiate che la Chiesa è chiamata ad essere il popolo di Dio, che abbraccia tutti i popoli e porta a tutti lannuncio del Vangelo, perché nel volto di ogni persona è impresso il volto di Cristo. Ogni persona è creata a immagine e somiglianza di Dio; ogni essere umano è figlio di Dio: in lui è impressa limmagine di Cristo. Si tratta di vedere in ogni migrante, non un problema da affrontare, ma un fratello ed una sorella da accogliere! Cari migranti e rifugiati non perdete la speranza e anche a voi sia riservato un futuro più sicuro! Vi auguro che sui vostri sentieri possiate incontrare una mano tesa e che vi sia dato di sperimentare la solidarietà fraterna e il calore dellamicizia!».
L'arcivescovo ha anche sottolineato come la sua Visita pastorale è iniziata «proprio con questa santa messa e nellincontro con voi nelle settimane successive». Inoltre, ha ricordato un importante appuntamento per tutta la Chiesa perugino-pievese: linaugurazione, il prossimo 29 gennaio, del Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza messo a disposizione della Caritas diocesana dalla Provincia dellUmbria dei Franti Minori Cappuccini nel complesso dove trova ospitalità anche la Pastorale Migrantes diocesana gestita dagli stessi Padri Cappuccini.