×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) Israele non sembra affatto preoccuparsi dell'eventualità di subire proteste da parte della comunità internazionale; dalle parole del comandante della marina militare emerge, infatti, la volontà di intraprendere la linea dura per fermare la Freedom Flotilla 2.

 

Eliezer Marom, ammiraglio e comandante della marina militare di Israele, ha dichiarato a margine di una cerimonia conclusiva tenutasi nel porto di Haifa che la Freedom Flotilla, il gruppo di navi contenenti aiuti umanitari organizzati da Free Gaza Movement e Fondazione turca per i diritti dell'uomo e delle libertà e gli aiuti umanitari (IHH), sarà bloccata in alto mare e non le sarà dato modo di rompere il blocco di Israele sulla Striscia di Gaza.

Marom ha motivato la linea dura spiegando che "quella missione ha per scopo un confronto con i militari israeliani. Si cerca una provocazione di carattere mediatico per creare un'atmosfera di delegittimazione di Israele". L'ammiraglio israeliano ha inoltre ribadito la contrarietà del suo paese ad acconsentire all'apertura di una rotta di navigazione verso Gaza poiché "Hamas potrebbe dotarsi di quantità incontrollate di armi e minacciare Israele con nuovi razzi e con missili terroristici".

Queste parole alimentano la preoccupazione che possa verificarsi qualcosa di simile a quanto accadde il 31 maggio 2010, data a cui risale il primo e fin'ora ultimo tentativo da parte della Freedom Flotilla di approdare a Gaza con navi cariche di aiuti umanitari, così rompendo l'embargo imposto da Israele. In quell'occasione, malgrado tutto, l'ambizione umanitaria venne infranta dai commandos della marina d'Israele, i quali, imbarcati su da motoscafi ed elicotteri con l'obiettivo ufficiale di ispezionare le navi in questione in cerca di armi di contrabbando, ingaggiarono uno scontro con gli uomini della flottiglia. Il ricorso alle armi da fuoco da parte dei militari israeliani causò la morte di nove e il ferimento di decine di passeggeri.

Attualmente ancora non è stata comunicata una data di partenza ufficiale da parte degli organizzatori di Freedom Flotilla 2, è previsto comunque che la decina di imbarcazioni partirà dal porto di Genova entro la fine di giugno. In questo senso da parte dei promotori e dei partecipanti dell'iniziativa giunge la rassicurazione che "la data della partenza non subirà modifiche". Lane Fintan, il coordinatore della nave irlandese che salperà nell'ambito di Freedom Flotilla 2 ha inoltre risposto ai messaggi non rassicuranti che arrivano da Israele: "Una volta in mare, abbiamo messo in conto ogni possibilità, tranne quella della violenza da parte nostra". Prosegue il suo connazionale Trevor Hogan, celebre rugbysta che ha deciso di partecipare alla missione internazionale: "Qualunque cosa ci accadrà a bordo della Freedom Flotilla, non sarà mai nulla di fronte alla brutalità di Israele contro il popolo palestinese. Questo è quanto mi dà il coraggio di salire a bordo". Un altro partecipante, l'attivista Rami 'Abdo ha voluto specificare la meticolosa organizzazione e l'ampia adesione che permetteranno all'iniziativa di partire con serie credenziali: "Uomini di legge, attivisti ed esperti di diritti umani, parlamentari, politici e artisti saliranno a bordo di Freedom Flotilla 2. La presenza a bordo di giornalisti garantirà una copertura mediatica al viaggio come di dovere".

Nell'aprile scorso un intervento del premier Berlusconi ad una radio israeliana, seguito all'appello di Netanyahu di fermare la flotta Freedom Flotilla, fa tutt'oggi presagire un non facile destino per le imbarcazioni: "Faremo in modo di impedire la partenza della Freedom Flotilla per Gaza, sono convinto che non stia lavorando per sostenere la pace nella nostra regione".

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

Elena Fruganti (Fratelli d’Italia): “Il Governo Meloni investe sui giovani: inaugurato il Centro di aggregazione del progetto DesTEENazione, un esempio del cambio di passo sulle politiche giovanili”

(ASI) Perugia. “Dal decreto Caivano per la riqualificazione sociale delle periferie, alle politiche di contrasto alle dipendenze, il Governo Meloni dimostra un significativo cambio di passo nell’attenzione ai giovani ...

Agroalimentare, Confeuro: “Ok rapporto Ismea ma non sottovalutare criticità”

(ASI) “Accogliamo con favore i risultati del Rapporto Ismea 2025, che restituisce un quadro complessivamente positivo per il nostro agroalimentare. I dati sul valore della produzione e sul contributo al PIL ...

L’energia visionaria di Anna Actis

(ASI) Tra arte, poesia e impegno culturale: il percorso di un’artista che unisce emozione, colore e ricerca interiore Anna Actis è una delle voci più originali dell’arte contemporanea ...

Caracas - Cuneo One Ways" l'autobiografia di Claudio Di Giammarco

(ASI) Chieti - Abbiamo intervistato Claudio Di Giammarco, autore del libro "Caracas - Cuneo One Ways",  nato a Caracas da una famiglia di origini italiane con padre abruzzese e ...

Il Sudan sull’orlo del baratro: la comunità internazionale fatica a modificare la traiettoria della guerra

(ASI) Mentre la guerra che devasta il Sudan dalla metà di aprile 2023 entra in una nuova fase di violenza, gli sforzi internazionali sembrano, per ora, incapaci di avvicinare i belligeranti ...

Bertoldi Alessandro: il 5 dicembre Il “Milton Friedman International Prize 2025” al Presidente Edmundo Gonzalez Urrutia

(ASI) L’Istituto Milton Friedman, Il Tempo e Students for Liberty annunciano ufficialmente la cerimonia di conferimento del Premio Internazionale Milton Friedman 2025 a Edmundo González Urrutia, Presidente eletto della ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113