(ASI) La notte scorsa violenti scontri si sono verificati a est di Belfast, fonti giornalistiche locali parlano di più di cinquecento persone coinvolte.
Molti mezzi della P.S.N.I. – Police Service of Northern Ireland – sono dovuti intervenire sparando diversi proiettili di gomma per disperdere la folla. Secondo indiscrezioni, dietro la regia degli scontri, ci sarebbero anche elementi di spicco dell’U.V.F. – Ulster Volunteer Force – che pochi giorni fa avevano dichiarato l’intento di infrangere il cessate il fuoco siglato nell’ottobre del 1994. Verso le 21.30 di sera è avvenuto l’attacco lealista nei quartieri repubblicani di Mountpottinger road e Lower Newtownards road. L’attacco è stato fatto da circa un centinaio di uomini mascherati che hanno lanciato di tutto all’enclave nazionalista. Testimoni oculari parlano di aver visto nelle prime file anche il brigadiere U.V.F. di East Belfast, in tuta mimetica, pronto a dare ordini ai suoi uomini. Le case sono state colpite da sassi, pipe bombs, sacchi di vernice – con i colori della bandiera della Gran Bretagna – e numerosissime molotov. La reazione dei repubblicani non si è fatta attendere e sembrerebbe che siano spuntate anche persone sopra i tetti – di entrambe le fazioni – armate di armi da fuoco. Le testimonianze parlano di una diecina di caricatori di pistola e di fucili automatici AK-47 – Kalashnikov – sparati che avrebbero procurato il ferimento alle gambe a due membri dell’U.V.F.. La situazione rimane molto tesa anche in vista delle parate lealiste chi si svolgeranno nei primi giorni di luglio.