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(ASI) Patrizio d'Irlanda, nato con il nome di Maewyin Succat, scelse successivamente il nome latino di Patrizio (Bannaventa Berniae, 385 – Saul, 17 marzo 461) fu un vescovo e missionario irlandese di origini scozzesi. Assieme a San Columba di Iona ed a Santa Brigida d'Irlanda è il patrono dell'Irlanda. Era figlio di Calphurnius e Conchessa, appartenenti ad una famiglia nobile romana. Viene festeggiato da tutta la comunità irlandese del mondo il 17 Marzo data della sua morte.


LA LEGGENDA

Il 17 marzo, in Irlanda, si celebra San Patrizio. Numerosissime sono le leggende che narrano la storia di San Patrizio, vediamo di riportarne alcune riuscendo a separare realtà e finzione. San Patrizio, scozzese di origini romane, conosceva la lingua e la cultura irlandese grazie al periodo di schiavitù che aveva passato a Slemish Mountain dopo essere stato rapito da pirati irlandesi ed essere stato venduto. La leggenda narra che dopo la sua fuga dall’Irlanda, aveva deciso di andare a trovare suo zio a Tours in Francia e per attraversare il fiume Loira usò il suo “magico” mantello. Una volta arrivato dall’altra parte della sponda, lo appese su un cespuglio di biancospino per farlo asciugare e, nonostante fosse pieno inverno, la pianta iniziò a fiorire. E’ proprio da allora che il biancospino, fiorisce durante la stagione invernale. In seguito alla Francia, San Patrizio si spostò in Italia dove, dopo aver fatto gli studi necessari, diventò Vescovo e fu inviato in Irlanda per cercare di evangelizzare la verde isola. Nonostante in un primo momento l’idea di tornare nella terra dove era stato schiavo non lo entusiasmava, San Patrizio amava la terra d’Irlanda e provava una certa curiosità per le religioni celtiche tanto che nella sua opera di evangelizzazione non tentò mai di far dimenticare le credenze e le tradizioni dei Celti. Un esempio concretò fu l’aggiunta del Sole – ancestrale simbolo celtico - alla croce cristiana. San Patrizio ci viene descritto con un carattere molto forte e a volte scontroso; si narra che una volta un uomo gli negò il suo campo per far pascolare i suoi buoi e lui lo maledisse e profetizzò che non sarebbe più cresciuto nulla. Lo stesso giorno il mare inondò il campo rendendolo arido e inutilizzabile. Un’altra storica leggenda è quella che viene ricordata come “la cacciata dei serpenti”. Si narra che San Patrizio cacciò dall’Irlanda tutti i serpenti dopo aver passato quaranta giorni e quaranta notti sul monte Croagh Padraig. Allo scoccare del quarantunesimo giorno, si dice che il patrono irlandese, abbia scagliato una grossa campana su una pendice del monte scacciando così tutti i serpenti. Realtà o fantasia? Sta di fatto che in Irlanda non c’è l’ombra di nessuna specie di serpente. Il trifoglio, simbolo nazionale della verde isola irlandese, venne usato da San Patrizio per spiegare ai Celti l’immagine della trinità. Un’altra leggenda misteriosa dice che l'Irlanda tornerà unità quando la domenica della palme cadrà il giorno di San Patrizio, unendo palma e trifoglio.

 

I FESTEGGIAMENTI

Tornando ai giorni nostri, domani in tutte le città irlandesi la ricorrenza del patrono nazionale verrà festeggiata con canti, parate, processioni e immancabili serate ai tradizionali pub. Anche quest’anno ci sarà il consueto appuntamento con il “San Patrick’s Festival”, a questo indirizzo www.stpatricksfestival.ie, troverete tutti gli appuntamenti che si terranno dal 16 marzo al 20 marzo. Tra la tipica musica irlandese, litri di Guinness e wiskhey, passeranno la notte tantissimi giovani e meno giovani irlandesi e molti turisti provenienti da tutto il mondo incuriositi dall’evento. Anche in Italia, negli ultimi anni, complici i numerosi pub in stile irish, aperti in tutte le città italiane, questa data viene festeggiata con serate ed eventi.

 

LA GUINNESS

Il 24 Settembre del 1759 Arthur Guinness, appena trentaquattrenne, fondò al St. James's Gate di Dublino, la fabbrica della Guinness. Dal colore scuro, quasi nero, ma in realtà di un colore rosso rubino, la Guinness è la più stimata birra stout del mondo. La Guinness non è soltanto una semplice birra ma ormai, è diventata simbolo e mito, una leggenda che dal sapore irlandese ha attraversato tutti gli oceani fino ad arrivare a essere venduta in ben 150 paesi e fabbricata in 50. Ad accompagnare le serate irlandesi nei Pub, insieme alla musica tradizionale irish folk, la vera protagonista resta la Guinness spillata con quella sua cremosa schiuma bianca che lascia il suo segno distintivo nel bicchiere anche quando è finita. Il 24 Settembre del 2009, proprio nella data dei 250 anni dalla nascita, a Dublino, nella Guinness Store House, alle ore 17.59 si sono celebrati i festeggiamenti, iniziati con un immancabile brindisi per Arthur.

 

NON TUTTI SANNO CHE…

L'arpa simbolo dello stato d'Irlanda e l'arpa simbolo della Guinness sono identiche ma orientate in direzioni opposte. Il figlio di Arthur Guinness - non a caso - fu un attivista nella campagna di indipendenza irlandese. In Irlanda, la stout, è a disposizione dei pazienti che seguono cure per lo stomaco e l'intestino e anche per i donatori di sangue, in quanto la stout ha un alto contenuto di ferro. In Irlanda si chiama whiskey e non whisky per differenziarlo appositamente da quello scozzese. La leggenda narra che fu proprio San Patrizio nel quinto secolo a riportare dall’Egitto uno strano macchinario che era servito - fino a quel momento – a distillare profumi e che gli irlandesi lo convertirono immediatamente alla distillazione di orzo e acqua.

 

Non ci resta che alzare in alto le pinte per brindare ad una terra piena di miti, leggende e tradizioni… Slàinte a tutti!

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