(ASI) Dopo le ulteriori violenze in Costa d'Avorio, il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, ha lanciato ieri un appello al presidente eletto Alassane Ouattara e a quello uscente Laurent Gbagbo "affinchè esercitino la loro massima moderazione per evitare nuovi confronti che potrebbero portare alla perdita di altre vite umane e alla distruzione di proprietà".
Ban Ki-moon fa sapere, tramite il suo portavoce, che è molto preoccupato per gli eventi in corso nel distretto di Abobo di Abidjan, dove gli scontri tra la popolazione civile a sostegno Presidente Ouattara e le forze di sicurezza della Costa d'Avorio, che hanno irrotto nella zona, hanno causato sei morti.
"E' stato imposto un coprifuoco e- ha aggiunto- sono state invitate le forze fedeli al Presidente Gbagbo a lasciare la zona affinchè le unità militari e di polizia delle Nazioni Unite dispiegate in Costa d'Avorio (UNOCI) possano proteggere i civili.".
Il segretario generale ha ribadito che qualsiasi attacco contro il personale delle operazione di pace dell'ONU è verrà considerato "inaccettabile"; secondo il capo delle Nazioni Unite, le unità militari e di polizia UNOCI sono "determinati a rimanere nella zona e assolveranno il loro compito con imparzialità e professionalità."
Il Segretario Generale riferisce di essere ulteriormente preoccupato per le notizie di violenze in altre parti del paese, condannando tutte le violazioni dei diritti umani. Ban Ki-moon, in conclusione, ha assicurato l'impegno della missione di pace a proteggere tutti i civili ivoriani, a prescindere dalla loro appartenenza politica, esortando infine, tutte le parti in causa, a cessare di ostacolare l'esecuzione dei compiti di UNOCI per il quale è stato incaricato.
Questa chiamata arriva in concomitanza con l' agguato perpetrato contro i soldati di pace da parte delle forze fedeli a Laurent Gbagbo, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, dove tre membri delle forze dell'ONU sono stati leggermente feriti nell'incidente.