(ASI) Questa edizione dello storico Galà della Nobiltà Italiana, a Casale Monferrato, è stato particolarmente partecipato, con oltre duecento selezionati invitati da tutta Italia ed importanti ospiti da tutta Europa.
La riunione si è svolta in tre momenti: una conferenza con diverse relazioni, una serie di premiazioni cavalleresche e accademiche, un concerto di musica lirica e barocca, ed una conclusiva cena di gala nei meravigliosi saloni affrescati del settecentesco palazzo nobiliare Gozzani di Treville. Impeccabili padroni di casa sono stati i conti Pierfelice e Loredana degli Uberti di Cavaglià, insieme ai principi Maurizio Gonzaga di Vescovado, Guglielmo Giovanelli Marconi e Landolfo Caracciolo di Melissano. Ospiti d'onore sono stati Sua Altezza Reale il principe Emanuele Filiberto di Savoia che ha presentato il progetto scientifico culturale "Royal Protocol" (che si occuperà di genealogia, diritto nobiliare, ordini cavallereschi e araldica) e Sua Altezza Imperiale il principe Giuseppe Carlo Asburgo Lorena, arciduca d'Austria e Ungheria. Fra gli intervenuti sono state numerose le autorità civili, religiose, diplomatiche e militari, rappresentanti della cultura, delle arti e della musica. L'evento ha anche ufficializzato una forte alleanza fra tre delle più importanti e attive realtà culturali della nobiltà: la Commissione Internazionale Ordini Cavallereschi (ICOC), l'Istituto Araldico Genealogico Italiano (IAGI) e l'associazione internazionale Aristocrazia Europea, dinamico gruppo militante, tradizionalista e identitario, rappresentato dalla contessa ortodossa georgiana Lali Panchulidze e dal conte Cesare Vernarecci di Fossombrone. Fra gli obbiettivi di questa collaborazione, oltre alla tutela e valorizzazione delle tradizioni autentiche, anche la denuncia, pubblica e legale, delle truffe legate all'utilizzo e alla vendita di finti titoli cavallereschi e nobiliari, fenomeno in forte crescita, sopratutto attraverso l'uso improprio dei social e dell'intelligenza artificiale. In questa opera meritoria saranno coinvolti anche ex magistrati, alti ecclesiastici e parlamentari.
Carlo Traggia di Baio



