(ASI) L’Italia degli adolescenti sta vivendo un momento critico. Nuove ricerche dipingono una fotografia che fa riflettere: non solo violenza fisica, ma anche psicologica, digitale, e un isolamento sociale che pesa tanto quanto le ferite visibili.
Una recente indagine condotta su circa 20.000 studenti di 250 scuole ha rilevato che il 40,6 % degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni ha preso parte almeno una volta a zuffe o risse. 
Oltre a ciò, il 10,9 % di questi giovani dichiara di aver assistito a scene di violenza riprese con il cellulare, segno che gli episodi diventano parte anche di un circuito digitale che amplifica il trauma. 
Sull’altro fronte, il “Survey TEEN” rivela che 1 adolescente su 3 (fascia 14-19 anni) ha subito un episodio di violenza. In molti casi, le vittime non hanno chiara consapevolezza dei confini tra relazioni sane e abuso: commenti sul corpo, controllo, pressioni sono spesso normalizzati. 
Alla violenza si accompagna una crescente solitudine: globalmente, tra i 13 e i 29 anni, circa il 17-21 % delle persone dichiara di sentirsi sola, con picchi nei più giovani (13-17 anni). 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità rileva inoltre che 1 adolescente su 7 convive con un qualche disturbo mentale (ansia, depressione, disturbi del comportamento), condizioni che rischiano di aggravarsi se non intervengono supporti adeguati
Salvo Nugnes per Agenzia Stampa Italia
*Immagine generata da A.I. Sora su richiesta di ASI



