(ASI) Oggi non ha vinto solo uno sportivo. Ha vinto un ragazzo. Ha vinto l’Italia. Ha vinto quella parte del nostro Paese che crede ancora nel sacrificio, nella semplicità, nella forza delle radici e nell’impegno quotidiano. Oggi Jannik Sinner è entrato nella storia come primo italiano a vincere Wimbledon, il tempio del tennis mondiale. Un’impresa che nessuno, finora, aveva mai compiuto. Matteo Berrettini ci era andato vicino, in quella finale combattuta contro Novak Djokovic. Ma oggi, la racchetta azzurra ha trovato il suo campione eterno.
Sinner è un ragazzo che viene da “là”, come si dice spesso. Da quel Nord operoso, silenzioso, dove si suda e si lavora. Dove si impara presto che la gloria è figlia della fatica. Non ha costruito un personaggio. Non ha urlato sui social. Non si è mai piegato al culto dell’immagine. Ha lasciato parlare il campo, il lavoro, il gioco pulito e l’onestà di una squadra solida come la sua famiglia.
In un’epoca dove tutto è apparenza, Jannik è sostanza. Dove tutto è filtro, lui è verità. Il suo stile sobrio, il rispetto per l’avversario, la riconoscenza per il team che lo segue da sempre – sono la testimonianza di un modello positivo, raro, eppure così necessario. Per i giovani, per lo sport, per la società intera.
Questa vittoria non è solo un trofeo. È un simbolo. Di ciò che si può fare quando si crede davvero nei propri sogni, anche senza gridarlo al mondo. È un’immagine bella, sana, potente, che entra nelle case degli italiani portando con sé leggerezza, entusiasmo e fierezza. Perché in fondo, in Jannik Sinner, ci rivediamo un po’ tutti: nei suoi silenzi, nella sua grinta, nella sua umiltà. È il figlio, il fratello, l’amico che tutti vorremmo. E oggi è il campione che tutti celebriamo.
Con questa impresa, l’Italia del tennis sale sul tetto del mondo, ma soprattutto ci ricorda che la vera grandezza è nella normalità vissuta con passione. Grazie Jannik, per averci fatto sognare con un sorriso pulito e una racchetta magica. Wimbledon oggi ha un cuore azzurro. E batte forte.
Salvo Nugnes
*Immagine generata da AI ChatGPT



