(ASI) A grandi passi lo Ski Tour che insegna lo sci da seduti sta arrivando all’Abetone, ottava tappa organizzata in collaborazione con l'Unità Spinale di Firenze, della 9a edizione della manifestazione itinerante curata dall’Associazione varesina Freerider Sport Events. Il successo crescente di partecipazione aumenta l’attesa per il prossimo appuntamento in calendario fissato dal 7 al 9 marzo nella splendida località toscana.
“Non mi stancherò mai di ripeterlo - racconta il presidente della Freerider Giulio Broggini - ogni volta è come se fosse la prima. Stesso entusiasmo, stesse emozioni e purtroppo le stesse mancanze dovute principalmente alla scarsa informazione degli Enti che invece dovrebbero costituire per ogni persona con disabilità un punto di riferimento”.
Una scarsa informazione che da maggior merito a quanto avete realizzato nei vostri nove anni di attività. Grazie a voi, oltre 600 persone hanno imparato la tecnica del monosci potendo scegliere se e come andare a sciare, per divertimento o agonismo, in assoluta autonomia.
“Le mancanze sono mancanze e basta. Nessuno può trarne beneficio, tanto meno morale. Siamo orgogliosi che il nostro tam tam abbia prodotto i numeri che lei ha visto e una rete di conoscenze dirette che ci permettono di continuare la nostra attività che, è bene sottolinearlo, per nessuno di noi è un lavoro”.
Un tam tam che vi ha portati sull’Etna…
“E’ proprio così. Se siamo arrivati in Sicilia è per le ripetute richieste pervenuteci via email o tramite il caro e vecchio passa parola. Sull’Etna abbiamo vissuto l’ennesima esperienza entusiasmante con 9 ragazzi con disabilità neuromotoria e 3 intellettivi provenienti dalle province di Catania, Palermo, Trapani e Siracusa. Al nostro arrivo siamo stati accolti con gentilissima diffidenza. Al momento dei saluti per il ritorno a casa gli abbracci erano “robusti” e gli occhi lucidi”.
All’Abetone vi aspettano a braccia aperte.
“Per certi versi anche l’Abetone come del resto lo è stata la tappa di Sestola con i giovanissimi affetti da spina bifida sono novità. Insieme alla soddisfazione cresce anche la preoccupazione per un impegno che, guardando le richieste per le dieci date del nostro calendario ormai distribuito sull’intero territorio nazionale, potrebbe persino raddoppiare”.
Con la vostra presenza dal Trentino alla Sicilia siete sempre più vicini a realizzare un altro sogno.
“Il sogno più grande. Permettere ad ogni persona con disabilità di trovare in ogni località sciistica attrezzature e personale adeguati in strutture e impianti accessibili. Poco per volta ci arriveremo.”
La diffidenza degli aspiranti sciatori che diventa in poche ore un mix di entusiasmo e amicizia è simile a quello che vi è successo strada facendo con gli sponsor.
“Esattamente. Tanto che mi viene difficile definirli semplici sponsor. Teleflex Italia, Volkswagen Mobility, il marchio “Fiocco”, Caporali Sport e quest’anno la Fondazione Cariplo, sono realtà che vivono le nostre difficoltà organizzative come quelle quotidiane dei partecipanti allo Ski Tour e ci aiutano a superarle. Prima di iniziare un percorso comune invitiamo i possibili partner ad assistere ad una delle nostre tre giorni in monsoci. Se l’incontro sfocia in una collaborazione è perché prima di ogni comprensibile pensiero commerciale viene condiviso il nostro impegno dedicato a chi vuol imparare a sciare in autonomia ed essere informato in merito a qualsiasi altra possibilità di praticare una disciplina sportiva.”