(ASI) Giappone- «Questa volta rischierò di più». Il forlivese e ducatista Andrea Dovizioso lo aveva detto ai giornalisti per rispondere a tutte le critiche sul suo modo di correre, a volte troppo prudente e conservatore.
Il rivale Marc Marquez era invece riuscito a prendergli 16 punti di vantaggio rischiando negli ultimi due Gran Premi. Adesso era necessario forzare la moto e DesmoDovi, persino sotto la pioggia battente del circuito giapponese di Motegi, non ha avuto esitazioni.
Con il ternano Danilo Petrucci in testa e Valentino Rossi andato fuori strada, il duello fra Marquez e Dovizioso non si è fatto attendere. In un weekend dove le Yamaha non hanno trovato il proprio assetto per rispondere alle condizioni meteo avverse, la battaglia si è concentrata sulle Honda e le Ducati. Lorenzo era partito discretamente, per poi finire risucchiato nella scia della bagarre dei gruppi di coda e riprendersi solo alla fine. Viñales non ha inciso ed è sempre più fuori dalla lotta per il mondiale. Petrucci leader della corsa fino agli ultimi giri ha ceduto di fronte alla velocità dei due veri pretendenti al titolo di questa stagione.
Marquez è uno che come ha detto «se ha modo di provarci ci prova». Dovizioso colui che era chiamato a una vera dimostrazione di forza per non lasciar scappare il catalano in classifica. Come esito una delle più belle corse di sempre, «la migliore della stagione» a detta del telecronista Sky Guido Meda. A ogni giro la Desmo16 di Dovizioso e la RC213V di Marquez prendevano il largo da tutti gli inseguitori, ma rimanevano sempre attaccate. Serie di curve e altrettanto susseguirsi di sorpassi fino al traguardo, dove grazie a un paio di errori del catalano, il ducatista si è portato vicino tanto da sorpassarlo e infilarlo all’interno nell’ultima spiraglio possibile.
Ora il divario in classifica è passato da 16 punti a 11, sempre con Marquez in testa al mondiale. Lo stesso Livio Suppo, team manager Honda, non ha resistito alle emozioni dell’inno di Mameli sul podio, dove sono saliti sia Dovizioso che Petrucci. Marquez secondo è stato felice della propria gara, ma lascerà Motegi da sconfitto. Altre due gare in Oceania e Asia, con i Gp di Australia e Malesia, poi l’ultima (forse decisiva?) corsa di Valencia il 12 novembre.
Marquez è sempre in testa, ma Dovizioso ha dimostrato oggi di non avere nessun timore reverenziale. Il sogno della Ducati e di tutta Borgo Panigale di vincere con un pilota italiano in sella non è poi così lontano, merito di tanti anni di duro e costante lavoro. Con il DesmoDovi di Motegi tutto appare possibile e anche Marquez non sembra più così invincibile.
Lorenzo Nicolao – Agenzia Stampa Italia