(ASI) Ireland Call l’Irlanda chiama i verdi rispondono. Il primo successo storico di questo mondiale è avvenuto alla settima giornata della manifestazione iridata, nel tempio del rugby neozelandese, che ha tenuto a battesimo gli All-Blacks nell’esordio vittorioso del mondiale, l’Eden Park di Aukland. Stadio stracolmo, con il pubblico “neutrale”, schierato spalla a spalla con i molti irlandesi presenti a tifare la nazionale del trifoglio contro i poco apprezzati (almeno da queste parti) “cugini” australiani.
Un Irlanda mastodontica, che dopo le molte critiche subite per l’esordio senza bonus contro gli USA, fanno la partita che non ti aspetti, dominano in lungo ed in largo i numeri due del ranking mondiale e favoriti per la vittoria finale australiani. Si vede subito che l’Irlanda ha preparato a puntino la gara, da subito i verdi lottano in maniera furibonda su ogni pallone, sia in attacco che in difesa, molto concentrati non concedono il fianco agli australiani abilissimi a sfruttare ogni minimo errore degli avversari(vedi partita contro l’Italia), e quando c’è da dare giù duro non sono certo gli Irlandesi a tirarsi indietro. Poco gioco si vede perché la difesa irlandese imbriglia benissimo la fonte di gioco e la creatività dell’Australia, semplicemente tarpando le ali a Kurtley Beale, James O’Connor, Quade Cooper e Will Genia. Pochi palloni capitano ai fantasisti australiani e mai riescono a creare per l’asfissiante difesa irlandese, l’unico che prova a mettere in difficoltà la difesa irlandese è l’ottimo Beale migliore tra i suoi, con calcetti a scavalcare che a volte creano spazio nella linea irlandese. Buona anche la difesa australiana che riesce a impedire agli irlandesi di fare gioco, ma per il resto è tutta Irlanda. La prima linea irlandese umilia letteralmente quella australiana, Ross, Best ed Healy asfaltano Kepu, Polota-Nau e Alexander, i flanker sono dei veri cacciatori con O’Brien veramente in forma, ottima la prova anche di O’Connell in seconda linea. Ottimi anche nelle mini unit, precisi e rapidissimi nella pulizia della palla, superano sempre la linea del vantaggio nelle penetrazioni. Tanta Irlanda quindi, Irlanda che è sembrata assatanata, rabbiosa e presente su ogni pallone si è imposta in una feroce battaglia. Battaglia che è andata a discapito del bel gioco solo al piede sono venuti i punti, neanche una meta è stata segnata. Irlanda che con questa vittoria ha messo un bel punto sul passaggio del turno, sembra ora veramente ardua per gli azzurri visto il valore che i giocatori irlandesi hanno messo in campo, ma come l’Australia i giocatori irlandesi non avranno vita facile con gli uomini di Mallet.
AUSTRALIA – IRLANDA 15-6
Sabato 17 settembre, ore 10.30 - Eden Park, Auckland
Australia: 15 Kurtley Beale, 14 James O'Connor, 13 Anthony Fainga'a, 12 Pat McCabe, 11 Adam Ashley-Cooper, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia, 8 Radike Samo, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom, 5 James Horwill (c), 4 Dan Vickerman, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 Sekope Kepu.
In panchina: 16 Tatafu Polota Nau, 17 James Slipper, 18 Rob Simmons, 19 Ben McCalman, 20 Scott Higginbotham, 21 Luke Burgess, 22 Drew Mitchell.
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Brian O'Driscoll (c), 12 Gordon D'Arcy, 11 Keith Earls, 10 Jonathan Sexton, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O'Brien, 6 Stephen Ferris, 5 Paul O'Connell, 5 Donncha O'Callaghan, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Cian Healy.
In panchina: 16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Donnacha Ryan, 19 Denis Leamy, 20 Conor Murray, 21 Ronan O'Gara, 22 Andrew Trimble.
Arbitri: Bryce Lawrence (New Zealand); Dave Pearson (England), Stuart Terheege (England); Graham Hughes (England)
Tabellino: 11min. C.P. O’Connor(AU), 15min. C.P. Sexton(IRL), 18min. Drop Sexton(IRL), 23min. C.P. O’Connor(AU), 49min. C.P. Sexton(IRL), 62 e 70min. C.P. O’Gara(IRL).