ITALIA-STATI UNITI 2-3 (19-25 25-21 25-22 22-25 10-15)
ITALIA: Bosetti 10, Lo Bianco 1, Anzanello 13, Piccinini 8, Gioli 27, Guiggi 12. Libero: Cardullo. Garzaro 1, Ferretti, Crisanti. Non entrate: Leonardi, Barcellini. All. Barbolini.
STATI UNITI: Berg 2, Tom 9, Bown 4, Hooker 33, Larson 10, Akinradewo 13. Libero: Davis. Glass A., Metcalf 1, Glass K., Tamas 5, Hodge 6. All. McCutcheon.
ARBITRI: Zahorcova (Cze) e Hafez (Egy).
Durata set: 24, 26, 25, 26, 14.
Italia: bv 0, bs 7, mv 7, e 18.
Stati Uniti: bv 9, bs 11, mv 10, e 23.
Macau. L’Italia lotta per cinque set, ma alla fine cede 2-3 (19-25 25-21 25-22 22-25 10-15) agli Stati Uniti trascinati da Destinee Hooker (33 punti) e vede sfumare la possibilità di accedere alle semifinali per le prime quattro posizioni del World Grand Prix. E domani mattina affronta il Giappone, cercando un successo che la porterebbe a lottare per il quinto posto.
La prestazione delle azzurre, poco incisive con il Brasile all’esordio, era molto attesa. Pur nell’amarezza della sconfitta, Lo Bianco e le sue compagne sono uscite dal campo abbastanza soddisfatte per aver giocato alla pari e in alcuni tratti anche meglio degli Usa.
Decisamente migliorata in ricezione, l’Italia ha permesso alla capitana di utilizzare al meglio le attaccanti. In evidenza le due centrali, Anzanello e Guiggi che, con il supporto di Gioli in bello spolvero nel suo nuovo di opposta, hanno tenuto testa alla scatenata Hooker. Alla fine la differenza vera l’ha fatta la difesa nordamericana, che nel momento decisivo del quarto set ha salvato tante iniziative azzurre.
L’Italia ha iniziato malino e si è trovata in svantaggio 5-11, prima di iniziare a macinare gioco. I sei punti di svantaggio sono stati mantenuti sino al finale 25-19, ma in casa azzurra era aumentata la convinzione nelle proprie possibilità.
Nel secondo e nel terzo set la squadra di Barbolini ha vinto con il suo gioco paziente e veloce. Particolarmente combattuto (e spettacolare) il terzo parziale giocato sul filo dell’equilibrio.
L’Italia ha iniziato bene anche il quarto, ma sul 5-3 la sua azione è diventata meno concreta, gli Stati Uniti hanno rimontato e si sono avvantaggiati anche di quattro lunghezze. Con Gioli e Anzanello in evidenza, il sestetto tricolore, ha fatto un grande sforzo per raggiungere il pari (18-18) prima di concedere un nuovo break su un servizio punto di Berg che in pratica ha dato nuovo slancio alle americane, portando il match al tie-break.
Nel quinto set la differenza vera la hanno fatta i servizi: tre quelli vincenti degli Usa, due quelli sbagliati italiani. Pur lottando sino alla fine l’Italia ha ceduto 15-10.
BARBOLINI: “Abbiamo giocato sicuramente meglio che contro il Brasile. Si è vista una bella partita e abbiamo avuto delle possibilità di vincerla nel quarto set, ma quando loro hanno moltiplicato gli sforzi in difesa non abbiamo avuto la pazienza di continuare a fare il nostro gioco. In campo le cose sono andate meglio come gioco grazie anche al diverso atteggiamento che avuto la squadra. Dopo un inizio difficile abbiamo preso fiducia e giocato un bel match. Dobbiamo ancora crescere in ricezione e con il servizio, ne guadagneranno il nostro attacco e il muro.”
LO BIANCO: “Una gara completamente diversa rispetto a quella di ieri. Siamo contente di come abbiamo giocato, ma non siamo riuscite a portare a casa il successo che per un momento abbiamo visto a portata di mano. Gli Stati Uniti sono una squadra forte e l’hanno dimostrato.”
FINAL EIGHT: Pool A: 24/8 Thailandia-Russia 1-3 , Cina-Serbia 2-3. 25/8 Russia-Serbia, Cina-Thailandia. 26/8 Serbia-Thailandia, Cina-Russia. Classifica: Russia 3, Serbia 2, Cina 1, Thailandia 0. Pool B: Giappone-Stati Uniti 0-3, Brasile-Italia 3-0. 25/8 Stati Uniti-Italia 3-2 (25-19 21-25 22-25 25-22 15-10), Brasile-Giappone. 26/8 Giappone-Italia (ore 5), Brasile-Stati Uniti. Classifica: Stati Uniti 5, Brasile 3, Italia 1, Giappone 0.
FINALI - 27/8 Finale 7mo posto, Finale 5o posto, semifinale 1mo-4o posto, semifinale 1mo-4o posto. 28/8 finale 3o-4o posto, finale 1mo-2o posto.
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