(ASI) – Contrariamente alle previsioni la coda del 69° campionato di pallavolo maschile regala emozioni e colpi di scena degni di un film d’azione hollywoodiano.
Cominciamo dalle certezze: la Lube Macerata è già comodamente in finale scudetto, sconfitta in gara 3 Casa Modena per 3-0, i cucinieri di coach Giuliani aspettano l’altra finalista, che sarà una fra Piacenza e Perugia.
La seconda e la terza della classe hanno ingaggiato un vero duello per la loro serie; 3-2 per la Copra in gara 3, un nuovo vantaggio e mercoledì sera a Perugia la partita che potrebbe consegnare a Monti la seconda finale scudetto consecutiva, o rimettere tutto in gioco se la Sir Safety dovesse vincere e pareggiare nella serie 2-2.
Play off 5° posto. Passano alle semifinali, Bre Banca Lannutti Cuneo, Altotevere Città di Castello, CMC Ravenna e la Diatec Trentino, tutte vittoriose nella gara di ritorno, rispettivamente contro, Tonno Callipo Vibo Valentia, Exprivia Molfetta, Calzedonia Verona e Andreoli Latina.
Cuneo ha battuto (3-0) i calabresi confermando il risultato dell’andata, e ora affronterà in semifinale Città di Castello che, vincendo in casa 3-0 con Molfetta, ha ribaltato il risultato dell’andata in suo favore conquistandosi il passaggio del turno.
Nell’altra parte del tabellone, nuova vittoria di Ravenna su Verona (3-1) che va in semifinale dove affronterà Casa Modena. Come, ci si potrebbe chiedere? Non doveva essere Trento?!
Sì, in realtà la Diatec Trentino, eliminata dai play off scudetto proprio da Modena, cede agli emiliani il posto nella corsa che porta alla Challenge Cup in quanto, per un meccanismo di ripescaggio nei diritti per le coppe europee, Trento è già qualificata per la CEV Cup, la seconda coppa europea per prestigio dopo la Champions. Vediamo come è andata.
Trento, vincendo il golden set (15-13) contro Latina nella gara di ritorno altrimenti vinta dai pontini per 3-1, avrebbe raggiunto Ravenna nelle semifinali per il 5° posto, ma nel frattempo si sono decise anche le tre squadre che rappresenteranno l’Italia nella Champions League, e quindi sono ‘scivolati’ verso altre squadre i diritti a partecipare alle coppe europee. Infatti, Macerata (finalista scudetto e prima in classifica al termine della regular season) ha ‘liberato’ un posto di diritto alla massima competizione continentale, che sarà disputata sicuramente da Piacenza e Perugia, o come altra finalista scudetto o come squadra con la miglior classifica, visto che sono seconda e terza.
Inoltre la Copra Piacenza, come vincitrice della Coppa Italia avrebbe avuto il diritto alla Coppa Cev, che sarà passato alla Diatec Trentino come quarta forza del campionato. Questo meccanismo, rimette in corsa Casa Modena che potrà ancora lottare per la Challenge Cup, ripartendo dalle semifinali contro la CMC Ravenna.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – CASA MODENA 3-0. Terzo 3-0 consecutivo per Macerata che si accomoda in finale, con un notevole risparmio di energie rispetto alle altre semifinaliste. Terza finale per i marchigiani dopo quella del 2006 e del 2012, sfide che in entrambi i casi hanno portato sulle maglie biancorosse lo scudetto.
La partita è stata sempre nelle mani dei marchigiani, che hanno trovato nel martello azzurro Simone Parodi l’uomo in più di questi play off. Migliore in campo con 9 punti (1 muro, 1 ace), ma soprattutto con una ricezione ‘da libero’ 50% positiva e 35% di perfetta sta conducendo la sua squadra; insieme a lui brilla sempre Zaytsev (14 punti) e Kurek (15 punti) autore della zampata finale che ha chiuso la partita.
Macerata è partita con tutta la tensione possibile, visto il valore del gettone che si stavano giocando, e quando Modena ha provato ad allungare, sono stati bravi a rimettere in equilibrio il risultato e poi spingere fino alla fine di ogni parziale.
A Modena è mancato l’apporto degli attaccanti, piuttosto spenti, complice anche la non perfetta forma di Ngapeth e Bartman, comunque ben sostituiti da Deroo e Sket; i canarini si sono comunque dimostrati tenaci, tanto da spingere il terzo set fino ai vantaggi (34-32), annullando sette palle match alla Lube.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA - CASA MODENA 3-0 (25-21, 25-20, 34-32)
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Henno (L), Parodi 9, Zaytsev 14, Stankovic 7, Kovar, Giombini, Kurek 15, Baranowicz 2, Podrascanin 11. NE Vitelli, Patriarca, Provvisiero, Monopoli. All. Giuliani.
CASA MODENA: Manià (L), Donadio (L), Sala 11, Sket 1, Deroo 3, Kampa, Bartman 11, Beretta 8, Mossa De Rezende 1, Hendriks, Kovacevic 14, Ngapeth 4. NE Bossi. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Saltalippi, Santi.
COPRA ELIOR PIACENZA – SIR SAFETY PERUGIA 3-2. Se qualcuno pensava nel finale annunciato dovrà ricredersi, la semifinale fra Piacenza e Perugia è un battaglia vera, dove tutto può essere detto e ancora scritto. Finisce il tie-break anche gara 3, e non sono mancate le polemiche nel post gara a seguito di decisioni arbitrali che hanno, nei fatti sembra il caso di dirlo apertamente, sfavorito la Sir Safety. Il riferimento è al video-check chiamato da Perugia nel quinto set – 3-1 il punteggio - su una battuta di Buti che, nonostante il fermo immagine dell’occhio elettronico, è stata chiamata ‘fuori’ dalla coppia arbitrale lasciando il punteggio sul 4-1, anziché un eventuale 3-2; non è su un solo punto a determinare l’andamento di una partita, ma.
La gara ha visto la Copra Elior partire con il piede giusto (25-12) il primo set, lasciando la Sir ferma sul posto; secondo parziale ben gestito dalla Sir Safety e chiuso con margine (21-25); torna in palla Piacenza nel terzo sospinta Simon che ha creato scompiglio dai nove metri (25-19), poi nel quarto (21-25) sono saliti in cattedra Vujevic e Atanasijevic che dal servizio hanno spinto i Block Devils sull’2-2. Il tie-break è stato una turbina di emozioni, la Sir Safety ha trovato il pareggio dopo il cambio di campo, per poi arrendersi solo sul 15-13.
Migliore in campo Zlatanov (24 punti, due ace e un muro), ma a sostenere tutta la squadra ci sono stati Simon, anche in gara 3 in doppia cifra con 20 punti (3 ace, 6 muri e 79% in attacco); nella metà campo della Sir Safety a tenere alta la bandiera sono stati Atanasijevic, 31 punti (di cui 3 ace e un muro), Petric e Vujevic, incisivi soprattutto al servizio dove la Sir ha racimolato 5 punti. Impressionante, ancora una volta, il volume dei muri di Piacenza, 20 punti diretti (6 di Simon e 5 di Fei) al quale Perugia ha saputo comunque rispondere con un 42% in attacco.
COPRA ELIOR PIACENZA - SIR SAFETY PERUGIA 3-2 (25-12, 21-25, 25-19, 21-25, 15-13)
COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Le Roux 9, Papi 8, Fei 11, Smerilli, Simon 20, Zlatanov 24, Husaj 1, Tencati 1, Vettori 6, De Cecco 4. NE Partenio. All. Monti.
SIR SAFETY PERUGIA: Buti 5, Paolucci, Petric 12, Giovi (L), Cupkovic, Barone 7, Della Lunga, Mitic 4, Vujevic 11, Atanasijevic 31, Fanuli (L), Semenzato. NE Della Corte. All. Kovac.
ARBITRI: Sampaolo, Puecher.
Chiara Scardazza – Agenzia Stampa Italia