Rispetto alla gara di andata Kovac ha aggiustato la ricezione dei suoi e, con Giovi chiamato a fare gli straordinari, un grande supporto è stato dato da Vujevic (67%), tanto che Piacenza ha messo a segno ‘solo’ sei punti diretti al servizio, contro i dieci della gara di tre giorni fa a Perugia.
La Copra ha comunque impressionato per la solidità generale della squadra, meccanismi perfettamente oliati dal palleggiatore Luciano De Cecco, sempre preciso sulla palla, e veloce nel dare mani forte a un parco attaccanti di spessore ed esperienza. Ancora una volta Zlatanov, 19 punti e 59% in attacco, ha fatto la differenza soprattutto nel terzo parziale, e insieme a lui Fei, autore di una prestazione esclamativa in battuta con tre ace, due dei quali in sequenza all’inizio del secondo set, per un bottino complessivo di 14 punti.
Della rosa dei Block Devils va posto l’accento sulla partita di Nemanja Petric che, nell’inedito ruolo di opposto, è stato per lunghi tratti l’ancóra di salvezza della Sir Safety come nel secondo set quando, con lui al servizio, sono stati annullati ben quattro palle set in favore di padroni di casa. Ed è proprio nella gestione del secondo parziale che riposa il rammarico più grande per i perugini; infatti, recuperato lo svantaggio nella roulette russa dei vantaggi è mancata la ‘zampata’ per fare un break per rovesciare il parziale, e magari la partita. Per fare ciò sarebbe servita una maggiore anche presenza a muro, appena cinque totali a fine gara, tre dei quali realizzati dal serbo Petric, mentre dall’altra parte sono stati ben dieci i muri punto, quattro realizzati da Holt. Da evidenziare, per la formazione di Luca Monti, anche la prestazione del libero Davide Marra positivo in ricezione (54%) e sempre presente in difesa contro le schiacciate dei Block.