(ASI) Per Varese quella con Avellino non sembra la migliore occasione per guadagnare fiducia e punti. In casa dei biancorossi le ultime settimane hanno regalato ben pochi segnali positivi.
Invece, gli uomini di Sacripanti viaggiano ad alta quota e Varese potrebbe rappresentare un ottimo trampolino per le proprie ambizioni. Alla palla a due cominciano meglio i padroni di casa che arrivano al vantaggio massimo di +7 ma ritmo e precisione durano poco e nel festival degli errori, arbitri compresi, il primo quarto termina con Varese avanti di 3 (19-16). Poca roba anche il secondo quarto dove a sbagliar meno è Avellino, cosa che le basta e avanza per mettere il muso davanti a metà gara (35-36).
Anche dopo il riposo la musica resta la stessa, equilibrio mediocre e ritmo basso con un filo di luce da parte di Eyenga e Pelle da un parte e la coppia Thomas Ragland dall’altra. Anche il terzo quarto se ne va con il risultato fermo sul 53 pari.
Negli ultimi dieci minuti Varese sembra voler cambiar passo. Anche se ad una buona azione seguono ancora troppi errori banali.
Il tempo scorre e a 2’ dalla sirena le due squadra sono ancora in parità (61-61). A dare uno schiaffo ai varesini ci pensa il solito Thomas con una tripla pesante che porta Avellino avanti di 2 a 38” dal termine. Maynor entra in area con in mano la palla del pari ma sembra non sapere che farsene buttandola ad un certo punto sul ferro. Un tiro libero di Green porta il vantaggio di Avellino a +3 che sembra definitivo ma a 62 dal termine ci pensa “mister ultimo tiro” Cristina Kangur (Foto Pallacanestro Varese) con la tripla che azzera tutto per ricominciare dal supplementare (68-68). Tripla varesina che ripete Eyenga alla ripresa del gioco. Ma in fatto di triple ne sa qualcosa anche Green che a 22” dalla fine riporta Avellino avanti di 2 (75-77). Altra incursione dall’altra parte di Eyenga ma la palla si spegne sul ferro. Partita brutta che premia Avellino e castiga una Varese confusa.
Paolo Moretti: credo si sia fatta una partita dal punto vista impegno, dedizione e del come stare in campo più che buona, senz’altro meglio delle nostre ultime uscite. Analizzando in profondità la partita continuiamo a non sviluppare come vorremo il nostro gioco per la scarsa pulizia offensiva. Non abbiamo un gioco fluido e chiaro. Non costruiamo tiri puliti e quando ci riusciamo si vede che manca la fiducia. Abbiamo tirato molto più dei nostri avversari ma le percentuali restano troppo basse, tiri liberi compresi.
Stefano Sacripanti: quando si vince nel supplementare a contare sono gli episodi. Abbiamo sbagliato molto ma do atto alla mia squadra di aver dato tutto fino alla fine. Non sono soddisfatto dei miei giocatori perché non hanno giocato la partita che avevamo preparato. Abbiamo lasciato la bomba del pareggio a Kangur che non dovevano lasciare perché sapevamo di cosa è capace visto che l’ha già fatto. Poi però, nel supplementare ho visto la giusta reazione che ci è valsa la vittoria.
Tabellino
Openjobmetis Varese-Sidigas Avellino: 77-79 (19-16, 35-36, 53-53)
Openjobmetis Varese: Maynor 15, Avramovic 8, Pelle 12, Bulleri, De Vita, Cavaliero 9, Campani 2, Kangur 7, Canavesi, Ferrero 2, Eyenga 20, Johnson 2.
All. Paolo Moretti
Sidigas Avellino: Zerini 3, Ragland 14, Green 13, Esposito, Leunen 9, Cusin 3, Severini, Randolph 5, Obasohan 3, Fesenko 13, Thomas 16, Parlato.
All. Stefano Sacripanti
Roberto Bof - Agenzia Stampa Italia