Il Perugia fa il vernissage stagionale nel proprio stadio e decide di accettare a viso aperto il confronto con i più quotati avversari. Perde, alla fine, per 0-2, ma lascia una buona impressione. Ricerca del gioco insistita, ma concludente e non leziosa; squadra compatta con i reparti vicini tra loro e pronti a sostenere insieme tutte le fasi del gioco; buone individualità: oltre ai reduci della stagione vincente (uno per tutti, capitan Clemente, in buona condizione) anche giovani di prospettiva come Martella e Politano, che nel primo tempo duettano spesso a sinistra e prenotano un posto sulla ribalta del prossimo campionato.
Tutto bene? Ovvio che no. A questo punto della stagione, con sulle gambe la preparazione e i diversi, fisiologici livelli di reazione dei giocatori alla fatica, non tutto può incastrarsi alla perfezione. Battistini, per esempio, dice che avrebbe voluto vedere più insistenza sulle fasce, dove per lui il Perugia è in grado, con gli uomini che ha, di creare superiorità numerica.
Ma sono dettagli e sfasature più che naturali in questa fase della stagione. Importante è che quello che serviva vedere, ci sembra si sia visto bene. Il Perugia c’è, si propone come squadra che cerca il risultato tramite il gioco e la qualità dei suoi uomini, un mix tra esperienza e voglia di mordere. Il calcio d’agosto è spesso molto ingannevole ma, se si prova a leggere in prospettiva e in profondità, sembra che il Grifo abbia messo insieme gli ingredienti che servono a recitare il copione del protagonista.
Da ieri, poi, si è riempita anche l’unica casella vuota del mosaico: dal calciomercato è arrivato Daniel Ciofani, l’attaccante voluto da Battistini, inseguito per mezza estate da Arcipreti e alla fine acquisito dal duo Santopadre-Moneti. Un attaccante che sa unire una fisicità notevole ad una capacità importante di fare movimento negli ultimi 20 metri. Il tipo di punta giusto per l’impostazione tattica dell’allenatore perugino e per il tridente che dovrà assisterlo con al centro Clemente e intorno tanti uomini, vecchi e nuovi, capaci di sfruttare gli spazi che l’ex eugubino saprà creare e dettare.
Il pubblico biancorosso è uscito rinfrancato dal Curi. La sconfitta è casuale, dovuta a due episodi/errori difensivi e si sa che, contro squadre di levatura, tanto basta a perdere. Gli spalti non erano pieni, ma le presenze erano comunque buone, considerato il periodo, il caldo e… il mezzo pasticcio dei comunicati sui biglietti ridotti. Già, perché gli organizzatori, prima avevano annunciato che non ci sarebbero state le riduzioni praticate in campionato per donne, minori ed anziani. Poi, viste le razioni non proprio favorevoli della piazza (la spending review la devono fare anche le famiglie dei tifosi) si è tornati parzialmente indietro consentendo i ridotti per i minori di 12 anni: ma la frittata era già fatta, a quel punto. Un errore che di sicuro non sarà ripetuto in futuro e d’altronde cerchiamo di capirli: sono in rodaggio anche gli organizzatori.
Daniele Orlandi-Agenzia Stampa Italia
Foto: Fabio Gasparri
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