(ASI) C’è un grande prato verde dove nascono speranze che si chiamano ragazzi. Ma anche ragazze, e siamo certi che la classe di Maria Grazia Petrara da Foligno, non sarebbe sfuggita agli occhi attenti di Gianni Morandi, se solo il cantautore bolognese si fosse fatto mandare dalla mamma a prendere il latte nella bella città della Quintana.
Magari tra un’opera di Nicolò di Liberatore detto l’Alunno, e un affresco del Perugino, avrebbe potuto ammirare le doti tecniche della Petrara col pallone tra i piedi. Per la gioia degli amanti del calcio, in particolare dei tifosi della Roma, le abilità di questa giovane calciatrice, che ha sempre preferito le gesta di Oliver Hutton alle imprese di Candy Candy, hanno convinto gli attenti osservatori della Primavera femminile giallorossa.
Maria Grazia Petrara non è più una speranza, e la recente finale di campionato vinta per 2-1 contro le pari età della Juventus, la colloca di diritto tra le certezze dell’attacco di mister Fabio Melillo. Gara sontuosa quella della Roma, abile e scaltra nell’imbambolare la Vecchia Signora con un calcio gradevole e concreto.
Petrara ha siglato la rete del momentaneo 2-0 mettendo in ghiaccio l’incontro e conquistando il primo tricolore in carriera, frutto di una passione per il calcio nata nei prati verdi della ridente Foligno, e destinata ad alimentarsi stagione dopo stagione. Magari con la benedizione di Francesco Totti, ottavo Re di Roma.
Raffaele Garinella- Agenzia Stampa Italia
Foto: Account Twitter As Roma femminile