Storie di Calcio: Mario Jardel (prima parte)

jardel(ASI) Nel calcio moderno il ruolo del centravanti sta andando progressivamente estinguendosi, a cavallo della fine degli anni 90 ed i primi del 2000 invece, il classico numero 9 era nella maggior parte dei casi l'idolo delle folle, colui che più di tutti vendeva magliette e regalava gioie ai tifosi.

In Italia c'era gente come Vieri, Batistuta, Ronaldo, Bierhoff e Inzaghi, in Inghilterra i Vari Shearer, Owen Cole e Yorke, in Spagna Raul e Kluivert. Il vincitore della scarpa d'oro della stagione 98-99 però non giocava in nessuno dei principali campionati, bensì in Portogallo. A far furore con la maglia numero 9 del Porto quell'anno, c'era infatti un certo Mario Jardel.

GLI ESORDI IN BRASILE, IL PORTO ED IL GALATASARAY
Nato a Fortaleza il 18 settembre 1973 e afefermatosi in patria con le maglie di Vasco da Gama prima e Gremio poi, nell'estate del '96 viene acquistato per una cifra irrisoria dal club portoghese. Fin da subito mostra le sue immense doti realizzative, forte di testa, estremamente coordinato e dotato di un istinto del gol impressionante, alla sua prima stagione ad Oporto Jardel realizza qualcosa come 30 reti in 31 presenze trascinando i suoi alla vittoria del titolo.Il Porto e Jardel si ripetono anche nelle 2 stagioni successive, arrivano altri 2 titoli nazionali ed il goleador brasiliano mette a segno 26 reti in 30 presenze nel '97-98 e ben 36 realizzazioni in 32 gare l'anno dopo, aggiudicandosi come detto la scarpa d'oro. Nel '99-2000 i gol in campionato sono addirittura 38, ma il campionato portoghese se lo aggiudica il Benfica. L'avventura di Jardel in maglia Porto si chiude con la bellezza di 168 reti in 175 presenze (130 in 125 in campionato, con una media ben superiore ad un gol a partita), nell'estate del 2000 l'attaccante sbarca al Galatasaray; la sua parentesi in Turchia dura una sola stagione, i gol messi a segno sono comunque tanti (22 in 24 gare di campionato), ma la saudade di Portogallo chiama e Mario risponde a distanza di 12 mesi dall'addio, accasandosi nell'estate del 2001 allo Sporting di Lisbona.

LO SPORTING LISBONA E LA SECONDA SCARPA D'ORO
La stagione 2001-2002 sarà la sua stagione migliore, ma purtroppo rappresenterà anche l'inizio della fine. Jardel in stagione realizza qualcosa come 55 reti (di cui 42 in campionato) in 41 presenze, aggiudicandosi di nuovo la scarpa d'oro come miglior realizzatore d'Europa e trascinando lo Sporting alla vittoria della Primeira liga e candidandosi per un posto in nazionale nei 22 del mondiale di Corea e Giappone.

L'INIZIO DELLA FINE
Purtroppo però quella convocazione non arriverà mai, Scolari gli preferisce sorprendentemente i meno blasonati Edilson e Luizao escludendo Jardel dal mondiale poi vinto dallo stesso Brasile.
Mario accusa violentemente il colpo e cade progressivamente in una profonda depressione, che culmina con la separazione dalla moglie. Come non bastasse suo padre viene a mancare e sua madre di conseguenza cade nel vortice dell'acol. Troppo per l'attaccante brasiliano, che cerca consolazione nel male e si rifugia nella cocaina. Fine prima parte, segue.

Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia

 

 

 

Fonte foto: Kevin Airs [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

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